Il suo nome compariva già tra quelli dei candidati che erano trapelati a metà febbraio e ora ‘ESPN’ lo ha confermato in via ufficiale: Carmelo Anthony verrà introdotto nella Basketball Hall of Fame di Springfield. L’ex Nuggets e Knicks, 19 stagioni in NBA e una carriera da record con la maglia di Team USA, entra così nella storia del basket accanto alle leggende del passato
Tra i candidati che erano stati comunicati lo scorso febbraio direttamente dalla Basketball Hall Of Fame, Carmelo Anthony era sembrato da subito uno di quelli con le maggior chance di poter entrare tra i grandi della storia del gioco. L’ex Nuggets e Knicks, d’altronde, si porta dietro una lunghissima carriera da 19 stagioni in NBA e può vantare anche un bronzo e tre ori olimpici con Team USA, traguardo che lo rende l’atleta più decorato nella storia della nazionale maschile americana. E ora, stando a quanto rivelato da Shams Charania di ‘ESPN’, sarebbe arrivata la conferma ufficiale: ‘Melo sarà introdotto nella Basketball Hall Of Fame all’interno della ‘classe del 2025’. Si tratta insomma dell’approdo più logico per un percorso iniziato nel 2003, quando Anthony trascinava Syracuse al titolo NCAA, e quindi proseguito per altri vent’anni ai massimi livelli.
I numeri di ‘Melo
I 28.289 punti segnati in NBA hanno reso Anthony il 10° marcatore di sempre nella storia della lega e buona parte di quel bottino è arrivato nella prima metà della sua carriera, spesa tra Denver e New York, perché i successivi passaggi a Oklahoma City, Houston, Portland e quindi ai Lakers sono risultati decisamente meno esaltanti. Una seconda parte di carriera che non gli ha comunque impedito di chiudere a 22.5 punti di media a partita la sua avventura in NBA, collezionando tra le altre cose anche 10 convocazioni all’All-Star Game. Entrato nella lega come 3^ scelta assoluta al mitico Draft del 2003, dietro solo a LeBron James e alla meteora Darko Milicic, a ‘Melo è forse mancato solo quel titolo a lungo inseguito e mai raggiunto. Una mancanza che ora verrà, almeno in parte, compensata dall’ingresso ufficiale tra i grandi della storia del basket mondiale.
