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NBA, Bobby Portis torna ed è subito decisivo: "Merito delle partite a carte"

NBA
©Getty

Questa notte Bobby Portis ha fatto il suo ritorno in campo dopo 25 gare di sospensione per aver assunto per errore un farmaco proibito, riprendendo subito da dove aveva lasciato. Per lui 18 punti e 10 rimbalzi nella rocambolesca vittoria in rimonta dei suoi Bucks contro Minnesota, meritandosi gli elogi del suo allenatore Doc Rivers: "Ha faticato a superarla, ma ora è il solito Bobby. Per quanto possa sembrare assurdo, le partite a carte coi compagni lo hanno aiutato"

La rimonta da -24 nel quarto periodo realizzata dai Milwaukee Bucks stanotte ai danni dei Minnesota Timberwolves ha reso ancora più speciale una serata diversa dalle altre per Bobby Portis. Il lungo di riserva dei Bucks è infatti tornato in campo dopo 25 gare di sospensione per aver assunto il Tramadol, farmaco antidolorifico proibito dalla NBA, sostenendo di essersi confuso con il Toradol, che invece è regolarmente ammesso. Dopo aver scontato la sua pena, Portis è rientrato e ha ricominciato subito da dove aveva lasciato, realizzando una doppia doppia da 18 punti e 10 rimbalzi tirando 7/15 dal campo e 2/6 da tre in poco meno di 29 minuti di gioco, con un plus-minus di +10.

Rivers: "Gli altri ragazzi lo hanno fatto vincere a carte"

Prima della partita, coach Doc Rivers ha parlato di come il campione NBA nel 2011 ha vissuto la lunga assenza dal campo. "All’inizio era arrabbiato per la sospensione, ma è comprensibile: si è sentito etichettato come un imbroglione quando non ha mai avuto intenzione di imbrogliare. Gli ci sono volute almeno un paio di settimane per superare la delusione". Rivers ha poi sottolineato come un aspetto particolare lo abbia aiutato: giocare a carte. "In campo ha sempre lavorato, ma nel suo spirito non era il solito Bobby. Non so cosa è cambiato, ma ora è tornato se stesso. Gli allenamenti lo hanno aiutato, e per quanto possa sembrare assurdo, anche giocare a carte con i compagni in aereo lo ha aiutato. Forse è perché vinceva spesso, forse perché lo lasciavano vincere, chi lo sa? Ma di sicuro lo ha aiutato. A volte ci vuole il sostegno degli altri per superare certe avversità, e i nostri ragazzi lo hanno davvero sostenuto".

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