La stella degli Warriors è uscita in gara-1 contro Minnesota per uno stiramento alla coscia, restando fuori nella sconfitta in gara-2. Le prime notizie sui suoi tempi di recupero parlavano di almeno una settimana di assenza, ma lui ha spiegato di non voler forzare i tempi
"È un infortunio 'nuovo' per me, e da quello che ho imparato sulla velocità con la quale puoi tornare in campo, deve comunque esserci il tempo per un processo di guarigione". Sono queste le parole che Steph Curry ha utilizzato per descrivere la sua situazione fisica prima della sconfitta in gara-2 dei suoi Warriors a Minneapolis. Lo stiramento al bicipite femorale della coscia sinistra, che lo ha costretto a uscire nel secondo quarto di gara-1, va maneggiato con cura. "È stato un pugno nello stomaco - ha spiegato - ma non puoi accelerare i tempi più di quanto 'ti dice' il tuo corpo. È uno di quei casi in cui l'unica cosa da fare è rivalutare la situazione dopo una settimana per capire quando sarà sicuro tornare a giocare". Parole sagge, ma che nel bel mezzo di una semifinale di conference impattata sull'1-1 da Minnesota, preoccupano non poco i tifosi Warriors. "È uno stop duro da digerire - ha concluso Steph - spero di tornare presto in campo". Inizialmente si era pensato a un possibile rientro in gara-5, ma ora sembra più probabile - nel caso ci sia arrivi - un suo ritorno in gara-6.