Dopo la sconfitta in gara-1 delle finali della Western Conference contro Oklahoma City, Anthony Edwards aveva fatto autocritica a proposito dei pochi tiri presi durante la partita. Nel farlo, però, Ant ha usato un linguaggio troppo colorito e poco gradito alla NBA, che lo ha multato per 50.000 dollari. E per la stella di Minnesota quella delle multe per le troppe parolacce sta diventando un’abitudine dai costi piuttosto impegnativi…
Anche quando prova a fare un po’ di autocritica, Anthony Edwards non sembra proprio in grado di non fare l’Anthony Edwards. A confermare l’impossibilità di Ant di uscire dal personaggio che gli è stato costruito addosso, o forse più semplicemente dalla sua tendenza a eccedere con le espressioni verbali, è arrivata la conferenza stampa di ieri notte dopo la sconfitta di gara-1 delle finali della Western Conference contro i Thunder. Una sconfitta di cui Edwards si è assunto buona parte delle responsabilità e che, a suo parere, è stata anche il frutto di una sua timidezza in attacco. Nell’esprimere il suo disappunto, però, Ant ha ancora una volta esagerato: “Ho preso solo 13 fo**uti tiri”.
La reazione della NBA
Come era prevedibile, la NBA non ha gradito il linguaggio usato da Edwards per descrivere la sua prestazione da 18 punti e 5/13 dal campo. E come era ancora più prevedibile, per Ant è arrivata una multa da 50.000 dollari, sanzione che va ad aggiungersi a una lunga lista di precedenti accumulati durante la stagione tutt’ora in corso. Un rapido conteggio porta ora infatti il conto delle multe rimediate dalla stella dei Timberwolves per le sue uscite davanti ai microfoni o nel cuore delle partite a 430.000 dollari complessivi. Una cifra che, pur considerando lo stipendio annuale di Ant, circa 42 milioni di dollari per la stagione 2024-25, comincia a diventare importante. E con almeno altre tre partite da giocare, non è detto che il conteggio non possa crescere ulteriormente.