"Togliersi un sassolino dalla scarpa", si dice. Che a volte può essere un macigno, forse. A pochi giorni dalla vittoria del titolo NBA, la superstar dei Thunder ha pubblicato un lungo post sul suo account Instagram per dare la sua versione di un'annata "noi contro tutti" per lui e per i suoi compagni a Oklahoma City
Un lungo post su Instagram, uno sfogo ma tutt'altro che impulsivo, probabilmente pensato, voluto. Shai Gilgeous-Alexander quest'anno ha vinto tutto: la classifica marcatori, il premio di MVP della stagione NBA, quello delle finali a Ovest e quello delle Finali NBA ma, soprattutto, ha vinto il titolo NBA. E ora che è sul tetto del mondo, si è sentito probabilmente libero di far sapere come la pensa: "Ho trascorso gli ultimi giorni pensando e mentre riflettevo ho accettato che la metà delle opinioni sul nostro conto erano espressione di un certo risentimento. Per tutto l'anno le cose sono state lì, davanti ai vostri occhi, ma avete scelto di negarle. Più obiettivi raggiungevamo, più persone ci mancavano di rispetto. Hanno provato a dire che fossimo troppo giovani, odiando la speciale connessione che si era stabilita tra noi. A ogni step hanno pronosticato la nostra caduta e quando invece abbiamo vinto hanno fatto finta che fosse tutto secondo previsione. Noi abbiamo ignorato tutte queste voci, ma mi rinfacciavano di essere troppo indifferente e freddo per non averle mai considerate. Perché avrei dovuto dare importanza a un parere sbagliato, basato sulla rabbia? Preferisco essere la ragione per cui ora ammettono il loro errore. E mentre guardo il Larry O'Brien Trophy, l'unico avversario che trovo è l'uomo che vedo nel riflesso", ha scritto la superstar dei Thunder, scegliendo poi di firmarsi soltanto con il suo numero di maglia, il 2. Chi ha orecchie per intendere, intenda.
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