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NBA, Harper si prende la maglia di Kawhi: "Con me gli Spurs torneranno subito ai playoff"

NBA

La seconda scelta assoluta all’ultimo Draft si è presentata ai suoi nuovi tifosi e per lui è arrivato subito un gesto simbolico non da poco. A Dylan Harper, infatti, è stato concesso di continuare a vestire la canotta numero 2 già indossata al college e che per gli Spurs significa prima di tutto Kawhi Leonard, uomo simbolo dell’ultima versione vincente della squadra. Squadra che, secondo Harper, con il suo arrivo tornerà subito ai playoff

Oltre al talento messo in mostra a Rutgers nella scorsa stagione, ad aver convinto gli Spurs a sceglierlo al Draft nonostante la presenza a roster di giocatori dalle caratteristiche simili, De’Aaron Fox in primis, è stato il temperamento di Dylan Harper. Un ragazzo che a 19 anni sembra avere già le idee chiare e le spalle larghe. Spalle larghe che di certo gli serviranno per vestire la nuova canotta di San Antonio, che gli ha concesso di continuare a utilizzare il numero 2 vestito sia al college che prima all’high school, e che da quelle parti ha un precedente assai pesante: Kawhi Leonard. Il grande ex, uomo simbolo dell’ultima versione vincente della squadra, è uno degli idoli del figlio di Roncinque titoli NBA tra Bulls e Lakers a fine anni Novanta e inizio anni Duemila. Presentato ufficialmente ai suoi nuovi tifosi, Harper ha dimostrato ancora una volta di non temere le dichiarazioni nette e coraggiose.

Harper, gli Spurs e il ritorno ai playoff

“Non so molto della città” ha ammesso l’ex Rutgers, “ma gli Spurs hanno caratterizzato la mia infanzia con i loro straordinari successi e avere la possibilità di vestire questa maglia è bellissimo”. San Antonio, però, non va ai playoff da sei anni, un digiuno che Harper è sicuro si destinato a terminare a breve: “Faremo i playoff la prossima stagione, far parte di questo gruppo di giocatori mi esalta e penso che il cielo sia il nostro limite”. E se per quanto riguarda l’obiettivo di squadra il traguardo da inseguire è chiaro, per il nuovo playmaker degli Spurs non manca nemmeno la consapevolezza delle tappe del suo percorso individuale: “Non sento la pressione di vincere il premio di rookie dell’anno, anche se di certo è tra i miei obiettivi, ma la mia priorità, in questo momento, è lavorare duro e migliorare giorno dopo giorno”. Un atteggiamento, quest’ultimo, che pare già in linea con lo spirito che da sempre anima la franchigia che l’ha scelto al Draft.

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