Parlando con i suoi follower in diretta su YouTube, Kyrie Irving ha dato un aggiornamento sul suo recupero dalla rottura del legamento crociato anteriore subita lo scorso marzo. Quando gli è stato chiesto se ci si potesse aspettare un ritorno prima dei playoff, la guardia dei Dallas Mavericks non è sembrata particolarmente ottimista: "Non ci conterei se fossi in voi, ma non voglio neanche escluderlo. Voglio solo prendermi il mio tempo e tornare al 150%"
Dopo la scelta di Cooper Flagg al Draft, in tanti guardando il roster dei Dallas Mavericks hanno cominciato a pensare che quella in mano a Jason Kidd potesse essere una squadra in grado di dire la sua ai playoff. Con un grosso asterisco però: se Kyrie Irving fosse stato in grado di giocare. Il campione NBA nel 2016 ha subito un infortunio pesantissimo lo scorso 3 marzo, quando si è rotto il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, operandosi poi il 27 marzo. I tempi di recupero normalmente variano tra i 9 e 12 mesi, portando quindi teoricamente Irving a essere a disposizione per i playoff del prossimo anno. Eventualità, però, sulla quale lo stesso Irving si è detto dubbioso: "Non ci conterei se fossi in voi" ha detto in una diretta su YouTube rispondendo alla domanda di uno spettatore che gli chiedeva se riuscisse a tornare in tempo per i playoff. "Non significa che sicuramente non tornerò, è solo che non voglio fare alcuna previsione sul mio rientro. So solo che voglio tornare al 150% migliore, perciò mi prenderò il mio tempo per tornare in salute in ogni parte del mio corpo durante il periodo di recupero. Non è divertente, è una splendida lotta, ma ogni giorno faccio le montagne russe dal punto di vista mentale. L’obiettivo, comunque, è quello di tornare in campo". Ovviamente manca ancora moltissimo tempo, ma la sensazione è che per Irving — che ha rinnovato per tre anni a 119 milioni di dollari complessivi — non scenderà in campo nel 2025-26.