Nell'ultima stagione insieme Embiid era stato votato MVP NBA dopo aver chiuso come miglior marcatore della lega, mentre Harden aveva guidato la classifica degli assist. Ma l'anno dopo, "il Barba" era ai Clippers, e da allora i rapporti tra i due ex compagni ai Sixers si sono interrotti. Ma Embiid ha un'idea del perché.
Joel Embiid e James Harden hanno giocato assieme, ai Sixers, per due stagioni. Due annate per molti versi simili, entrambe terminate con l'eliminazione in semifinale di conference (2-4 contro Miami nel 2022, 3-4 contro Boston nel 2023), entrambe segnata dal dominio della coppia dei sogni di Philadelphia: Embiid sempre sopra i 30 punti di media, Harden sempre oltre i 10 assist a partita (cui aggiungeva 21 punti). Al termine della stagione 2022-23, poi, il potenziale del duo è lì tutto da vedere: Harden chiude come miglior passatore di tutta la lega, Embiid come miglior realizzatore e MVP NBA. Un matrimonio perfetto, sembrerebbe. Che però termina in maniera improvvisa: l'anno successivo Harden è un giocatore dei Clippers e "da allora - rivela Embiid a ESPN - non mi parla più. Questo è proprio ciò che non amo dell'essere il giocatore-franchigia, il leader di una squadra, perché rimani coinvolto in queste dinamiche", spiega il centro di Philadelphia. "Se chiedete a James, probabilmente crederà che io abbia avuto in qualche modo a che fare col fatto che lui non sia più qui a Philadelphia. Ma quando mai? Io quell'anno ho vinto la classifica dei marcatori, lui quella dei passatori, il nostro pick-and-roll era inarrestabile", racconta Embiid.
"E quando succede una cosa del genere fa male, perché io so di non aver fatto nulla di sbagliato. Pensi di avere un rapporto di un certo tipo con qualcuno... e poi lo perdi, e perdi molto", conclude sconsolato Embiid. Che forse guarda a quegli anni anche con un certo rimpianto, visto che da allora la situazione sua e dei Sixers non è certo migliorata.