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NBA, Curry racconta il trash talking a Kobe Bryant da rookie: "Mi incenerì con lo sguardo"

NBA
©Getty

In un’intervista con Complex Steph Curry ha raccontato di quando da rookie provò a fare trash talking con Kobe Bryant, ricevendo da parte della leggenda uno sguardo di fuoco e un’espressione disgustata: "Stava per tirare due liberi, pensavo che avrebbe chiuso gli occhi come Jordan con Mutombo per darmi una lezione. Ovviamente lì segnò entrambi, non c’è neanche da dirlo"

I tifosi dei Golden State Warriors ricorderanno con affetto una "pacca sul didetro" che Kobe Bryant nel 2014 diede a Steph Curry dopo un’assurda tripla dal palleggio in una partita di preseason, una sorta di "benedizione" da parte della leggenda dei Los Angeles Lakers per l’astro nascente della NBA (che infatti quell’anno avrebbe vinto MVP e titolo). Lo stesso Curry ha però raccontato un aneddoto divertente del suo anno da rookie, quando provò a fare trash talking nei confronti di Bryant. La partita a cui fa riferimento è probabilmente quella del 15 marzo 2010, una vittoria dei Lakers (al tempo campioni in carica) per 124-121 contro una versione degli Warriors piuttosto derelitta, ma quella sera competitiva. "Eravamo in casa alla Oracle Arena e stavano vincendo loro, erano avanti di 6 lunghezze o qualcosa del genere a fine partita quando abbiamo iniziato a fare fallo intenzionale. Kobe doveva tirare due liberi e quando stava andando verso la lunetta gli sono passato accanto dicendogli tipo 'Ehi, sei nervoso?'" ha raccontato Curry. "Lo sguardo che mi ha lanciato mi rimarrà impresso per sempre. Per prima cosa voleva dirmi: davvero un rookie mi sta parlando? E poi subito dopo: io? Nervoso? Di cosa stiamo parlando? Mi aspettavo che facesse la cosa di Jordan e li tirasse ad occhi chiusi come con Dikembe Mutombo, ma lo sguardo che mi ha lanciato era del tipo 'Sei appena arrivato, rilassati e stai nel tuo fratello'. Ovviamente poi ha segnato entrambi i liberi: se li avesse sbagliati, sarei corso a casa dicendo a tutti 'Ehi sono riuscito a far sbagliare Kobe!'. Ma no, quella non me l'ha fatta passare". Per la verità leggendo il tabellino di quel match a 8 secondi dalla fine Bryant sbagliò un tiro libero per andare a +4, lasciando un’ultima chance per pareggiarla agli Warriors: né Steph Curry né Monta Ellis però riuscirono a segnare da tre, condannando Golden State all’ennesima sconfitta di quella stagione che si concluse con un record di 26 vittorie e 56 sconfitte.

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