Durante un dialogo che coinvolgeva anche l’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta, Steve Kerr è tornato a parlare dei conflitti che nascono negli spogliatoi delle squadre e che possono sfociare anche in confronti maneschi. Secondo il coach degli Warriors, a Golden State episodi del genere accadono due o tre volte a stagione e sono del tutto normali
Che sull’argomento sia uno dei massimi esperti al mondo non ci sono dubbi, perché tra cazzotti ricevuti (e ritornati) a sua maestà Michael Jordan ai tempi in cui giocava ai Bulls e la pesantissima vicenda tra Draymond Green e Jordan Poole che si è trovato a dover gestire più di vent’anni dopo da allenatore di Golden State Steve Kerr sa il fatto suo quanto a scazzottate tra compagni. E se poco prima della stagione 2022-23, quando in maniera mai chiarita il video del pugno sferrato da Green a Poole aveva fatto il giro del mondo, aveva ammesso come l’alterco violento non era riuscito a trovare uno sbocco felice, rovinando tutta l’annata e in parte il futuro degli Warriors, ora sulle risse tra compagni in generale Kerr sembra avere un’opinione tutto sommato positiva.
Le scazzottate ‘normali’ nello spogliatoio
Invitato a tenere un incontro insieme all’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta da ‘Aleda Collective’, Kerr è infatti tornato sull’argomento scazzottate tra compagni. “Succedono, nella nostra squadra direi che succede almeno due o tre volte a stagione, ma è normale nel basket” ha ammesso il coach di Golden State, aggiungendo poi che “nello spogliatoio non valgono le regole che devi rispettare nel resto della società: non è che te ne puoi andare al lavoro in ufficio e prendere a pugni qualcuno, ma nel basket si può fare e di solito è una cosa che non crea problemi”. Quel ‘di solito’, però, sembra fare tutta la differenza del mondo, perché proprio Kerr giusto tre anni fa assisteva alla prova provata di come da certi episodi sia difficile, quando non impossibile, tornare indietro a una sorta di normalità.