Senza la guida di Tyrese Haliburton, tocca al camerunese farsi avanti per guidare i Pacers alla difesa del titolo della Eastern Conference. E il n°43 di Indiana sceglie di farlo ispirandosi (con la scelta dell'outfit da allenamento) al grande campione olandese del passato
Due anni gli Indiana Pacers avanzarono fino in finale di conference, sorprendendo tutti, e finendo per essere spazzati via (4-0) dai Boston Celtics, poi campioni; si pensava fosse stata l'annata perfetta, irripetibile, invece l'anno scorso hanno fatto anche meglio, arrivando a gara-7 delle finali NBA (e forse a un infortunio da Tyrese Haliburton dal titolo NBA). Ora Haliburton non ci sarà per tutto l'anno, alle prese col recupero dalla rottura del tendine d'Achille, e mancherà anche Myles Turner, ceduto ai Bucks. Ancora una volta nessuno crede negli Indiana Pacers. Tranne il loro leader, Pascal Siakam, come dimostra un video che vede il camerunese già al lavoro con gran parte dei suoi compagni una settimana prima del via ufficiale dei training camp. Il messaggio è proprio quello: "Nessuno crede in noi, ma noi conosciamo il nostro valore". Siakam predica soprattutto l'importanza del collettivo: "Ognuno di noi deve fare il proprio, quello che ci chiede l'allenatore e quello che serve alla squadra. Non tutti possono segnare 20 punti a partita. Chi non lo fa può però andare a rimbalzo forte, perché sappiamo tutti che quello è il nostro punto debole [i Pacers sono stati terz'ultimi lo scorso anno per percentuale di rimbalzi, addirittura penultimi per quelli offensivi, ndr]. Oppure difendere forte: 'Drew (Andrew Nembhard) sarà sempre sul migliore attaccante avversario", dice l'ala dei Pacers.
Che da grande amante del calcio europeo, sceglie la maglia dell'Arsenal per lo scrimmage in palestra con i suoi compagni, ma non omaggiando uno dei campioni di oggi dei Gunners quanto una leggenda mai dimenticata del loro passato: l'olandese Dennis Bergkamp, giocatore totale. Proprio come Pascal Siakam per coach Rick Carlisle.