Non c'è una data di rientro in campo certo né per il centro né per l'esterno dei Sixers. "L'obiettivo è restare in campo con continuità, cosa che non ho potuto fare l'anno scorso", dice Embiid, mentre George rivela: "Ancora niente allenamenti con contatto"
Il ginocchio sinistro ha costretto Joel Embiid a fermarsi a febbraio e lo ha mandato sotto i ferri ad aprile e ha limitato a 19 gare le apparizione in campo del centro dei Sixers lo scorso anno; quello di Paul George (sempre di ginocchio sinistro si parla) ha invece subito un intervento chirurgico a luglio dopo che il n°8 di Philadelphia aveva disputato solo la metà delle gare in calendario nel campionato 2024-25. Andrà meglio quest’anno? Al momento non si sa, perché al media day dei Sixers le notizie sulle due star della squadra non sono certo confortanti. Per entrambi non c’è una data già stabilita di rientro: “Vogliamo completare la riabilitazione nel migliore dei modi, e poi si deciderà”, ha detto Embiid. “L’obiettivo per me è restare in campo con continuità, cosa che l’anno scorso non ho potuto fare”. “Non ho il via libero per allenarmi liberamente con contatto, 5-contro-5” - dice invece George – ma sto migliorando e mi sento più forte”.
L’esterno dei Sixers dovrebbe quasi sicuramente saltare il via stagionale “ma tutto dipende da come risponderà il mio corpo in queste settimane”. Su una cosa George è sicuro: “Non può andare peggio dello scorso anno: la scorsa stagione abbiamo toccato il fondo” (24 vinte, 58 perse, il terzultimo posto a Est). Sono d’accordo anche i tifosi di Philadelphia, che si affideranno a Tyrese Maxey in attesa che dall’infermeria arrivino notizie migliori del solito “non c’è ancora una data di rientro certa”.