L'effetto tutto sloveno di Doncic ai Lakers: fra Los Angeles 2028, NHL, vini e turismo

«If I had to choose between my wife & keeping Luka on the Mavs, catch me at my lawyer’s office prepping for a divorce» – Mark Cuban «Luka Dončić e Anže Kopitar giocheranno alla Crypto.com Arena. Los Angeles ospiterà i Giochi 2028. Sarebbe bello se la Slovenia si qualificasse, sarebbe una grande storia» – Tomaž Ambrožič, direttore Sport Media Focus La Storia, si sa, la scrivono i vincitori, o perlomeno quelli ritenuti tali. Ancor più se piuttosto inclini a esportare, con le ‘democrazie’, pure le annesse egemonie linguistico-culturali se non proprio geopolitiche. Nel caso di specie, però, siamo oltre la Dottrina-Monroe. Meglio, dunque, non limitarsi ad ascoltare un’unica campana, quella di media e addetti ai lavori NBA d’oltreoceano, per comprendere a fondo i retroscena della epocale trade che ha portato Luka Dončić ai Los Angeles Lakers e Anthony Davis ai Dallas Mavericks, con relative frattaglie di mercato assortite: Maxi Kleber e Markieff Morris dai Mavs e 55.000 dollari dai Jazz ai Lakers, che così non sforano l’oneroso Second Tax Apron della lega; Max Christie e la prima scelta al draft 2029 dai Lakers e 55.000 dollari dai Jazz ai Mavs, che così restano sotto il salary cap; Jalen Hood-Schifino dai Lakers, una seconda scelta 2025 dai Lakers via-Clippers e una seconda scelta del 2025 da Dallas ai Jazz. Tutti felici e contenti. Qui si cerca allora di sentire i rintocchi che risuonano di qua dell’Atlantico, per capire come l’hanno presa in Slovenia, e cosa può portare – in soldoni – al piccolo e sportivissimo Paese europeo. Dazi trumpiani permettendo. Slovenian Connection Come riportato da Janez Tomažič sul quotidiano sloveno ‘Delo’ il 3 febbraio, “la cessione della stella del basket Luka Dončić da Dallas a Los Angeles fa sì che la promozione economico-turistica della Slovenia in Texas, prevista per il 21 marzo, venga annullata perché legata a Dončić. L’economia sta già guardando alla California, che è un mercato attraente, ma sarà necessario creare nuovi legami commerciali. La visibilità della Slovenia negli Stati Uniti sta dando risultati tangibili, visto che il numero di turisti americani è in aumento”. Fuori dei confini sloveni magari non molti sanno che la permanenza di Dončić a Dallas, e più in generale in Texas, ha avuto un impatto significativo anche sul sistema economico della Repubblica da due milioni di abitanti: dal 2020 infatti la Slovenia ha ospitato in città eventi commerciali e promozionali. Il numero di turisti americani in Slovenia è cresciuto, sono stati conclusi accordi concreti, a cominciare dalle aziende vinicole, anche se su quest’ultimo settore la concorrenza californiana si farà sentire. In campo e fuori. Il progetto di promozione della Slovenia e della sua economia negli Stati Uniti è stato curato dal Ministero dell’Economia, del Turismo e dello Sport sloveno attraverso la ‘Slovenska turistična organizacija’ , l’Ente Sloveno per il Turismo, e l’azienda pubblica Spirit. Nei primi undici mesi del 2024, la Slovenia ha esportato negli Stati Uniti merci per 850 milioni di euro , e ne ha importate per 1,1 miliardi . La maggior parte degli affari trattati riguarda reattori nucleari, macchinari elettrici e prodotti farmaceutici. Gli Stati Uniti in realtà sono solo il ventesimo mercato, per importanza, nelle esportazioni slovene. Ma questo significa che esistono ampi margini di crescita e un grande potenziale di sviluppo. La Slovenia in Texas investe dal 2020, mentre colossi hi-tech come Tesla e Meta e dunque l’Amministrazione appena insediatasi alla Casa Bianca lo considerano un nuovo eldorado. E col trasferimento di un grosso marchio come Luka Dončić in un mercato globale come Los Angeles, la seconda megalopoli degli USA, per gli interessi economici sloveni si apriranno nuove e ghiotte opportunità commerciali nel ‘Sunshine State’ anziché nel ‘Lone Star State’. Lo stesso STO ha invitato in Slovenia degli operatori turistici americani e ha tenuto dei workshop con loro, mentre l’azienda partecipata Spirit ha intessuto una rete di contatti con due associazioni di imprenditori texane. Il settore turistico è stato il risultato più tangibile della promozione economica slovena, come riferito a fine gennaio 2025 all’Organizzazione Mondiale del Commercio: “Tra i mercati lontani spiccano gli Stati Uniti, che lo scorso anno hanno registrato un aumento del 18% dei pernottamenti rispetto l’anno precedente. Siamo ben posizionati e ci aspettiamo di vedere un leggero aumento degli arrivi turistici e dei pernottamenti anche quest’anno, trainati soprattutto dai visitatori stranieri”. A sostegno di questi progetti, per marzo 2025 era previsto un evento in Texas, che però, con la partenza di Dončić, ha perso di significato. A maggior ragione considerando il fatto che l’evento è stato coordinato dall’agenzia Sport Media Focus, un partner ufficiale dei Dallas Mavericks. Sognando la California “L’evento è sempre stato legato a Luka Dončić – ha spiegato al quotidiano sloveno ‘Delo’ il direttore di Sport Media Focus, Tomaž Ambrožič, che da trent’anni opera nel settore – Senza di lui la promozione della Slovenia quest’anno è saltata. Ma quando si chiude una porta, forse si potrebbe aprire un portone. Dobbiamo guardare a Los Angeles, in California, che è un’area estremamente attraente. Ci vorrà tempo per creare dei legami, ovviamente, ma la base è ottima”. Nonostante i recenti incendi che hanno devastato l’area di Los Angeles e il fatto che già da qualche tempo alcune grandi compagnie abbiano lasciato lo Stato, la California è ancora sede di grandi aziende tecnologiche e di un ricco mercato turistico per chi vuole viaggiare in Europa, e la Slovenia potrebbe entrare a far parte di questo scenario. “La visibilità connessa con Dončić è il primo passo per far sì che gli americani si interessino alla Slovenia, poi è necessario presentare ciò che la Slovenia ha da offrire al turista americano attraverso una promozione concreta e mirata. Il mercato statunitense è saturo, quindi dobbiamo concentrarci su storie di nicchia”. Col senno del poi, per la realizzazione di una trade di tale portata potrebbe non essere stato incidentale il fatto che dal 2024 i Mavericks abbiano un nuovo azionista di maggioranza. Il tycoon Mark Cuban, che allo scambio s’è detto estraneo, nel novembre 2023 ha venduto per 3,5 miliardi di dollari il 73% delle proprie quote a Miriam Adelson e alla famiglia Dumont della Las Vegas Sands Casino , imprenditori del ramo scommesse e giochi d’azzardo. E come ‘Governor’ della franchigia il brooklyniano Patrick Dumont, una laurea in ingegneria meccanica alla Johns Hopkins University, e un master alla Columbia Business School, ha imposto alla sua organizzazione una nuova visione strategica e una diversa via nella caccia il titolo, sfumato per i Mavs contro Boston nelle Finals 2024. Quanto a Cuban, è lo stesso che nel 2021 – come fece Andrea Agnelli nel luglio 2018 con un volo privato da Pisa a Kalamata, in Grecia, per convincere il vacanziero Cristiano Ronaldo a firmare con la Juventus – era volato a Lubiana per rifirmare Dončić. E che nel 2020, primo anno di Covid-19, aveva sentenziato queste ultime parole famose: “Dovessi scegliere tra mia moglie e mantenere Luka ai Mavs, sarò nello studio del mio avvocato a preparare le carte per il divorzio”. Vivere e tifare a L.A. “Dovranno anche affrontare le conseguenze negative a breve termine della loro decisione, che è principalmente di natura commerciale – argomenta Ambrožič – I Lakers giocheranno a Dallas il 10 aprile e sarà interessante vedere come il pubblico lo accoglierà. Dončić era il fulcro e la visione di lungo periodo della franchigia”. E l’unico che poteva colmare almeno in parte l’immenso vuoto lasciato dal ritiro di Dirk Nowitzki. C’è infine un ultimo aspetto, molto ‘glocal’ e interdisciplinare, per cui le strategie promozionali slovene vireranno dal Texas alla California, dove già milita un’icona sportiva e simbolo della nazionale: Anže Kopitar, capitano dei Los Angeles Kings e primo sloveno a giocare nella NHL. Undicesima scelta assoluta al draft 2005, il 37enne di Hrušice è alla 19ª stagione con i Kings, con i quali ha pure vinto due Stanley Cup . Dal punto di vista commerciale, l’arrivo di Dončić a Los Angeles potrebbe essere – anche per la Slovenia – un affarone, oltre che l’occasione, alla Crypto.com Arena, di poter tifare dal vivo l’uno per l’altro. “Dončić e Kopitar giocheranno nello stesso impianto, è fantastico. Inoltre, Los Angeles ospiterà i Giochi Olimpici del 2028. Sarebbe un’ottima cosa per la Slovenia qualificarsi, sarebbe una grande storia”, chiosa Ambrožič. E in nessun altro posto come a Hollywood saprebbero come raccontarla.

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Christian Giordano