Pescante sul 2020: sono pessimista, manca solo Avezzano...

Olimpiadi
Durissimo Pescante: "Siamo nemici di noi stessi, dimostriamo di essere un Paese sfilacciato"
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Non sono piaciute al neo vice presidente del Cio, Mario Pescante, le ultime proposte avanzate da alcune città italiane per la candidatura ai Giochi del 2020. Il Cio diventa osservatore all'assemblea generale Onu. LO SPECIALE OLIMPIADI

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"Se continua così, per le Olimpiadi del 2020 sono pessimista". Non sono piaciute al neo vice presidente del Cio, Mario Pescante, le ultime proposte avanzate da alcune città italiane per la candidatura ai Giochi del 2020.

"Oggi ho appreso che la Sardegna si candida per gli sport acquatici - ha continuato Pescante, illustrando a Palazzo Chigi insieme al ministro degli esteri Frattini il riconoscimento del Cio all'Onu -. Siamo sul piano dell'irrisione, si fanno proposte solo per parlare, solo per campanilismo. Il provincialismo impera, siamo noi i primi nemici di noi stessi. Le Olimpiadi si vincono e si perdono per come il sistema Italia funziona, ma devo ammettere che le premesse sono pessime. Non bisogna essere gretti e provinciali. Questo non fa bene al nostro Paese. Mi aspetto ora la candidatura del sindaco di Avezzano...".

Pescante conclude: "Sono preannunci di candidature, ma sono solo partenze anticipate e false, la decisione sulla candidatura italiana verrà presa dal Coni non prima del 2010. Siamo nemici di noi stessi, dimostriamo di essere un Paese sfilacciato".

Il riconoscimento Onu al Cio - "Un giorno di grande orgoglio, un miracolo della diplomazia italiana". Così Pescante definisce il riconoscimento del Comitato Olimpico Internazionale come osservatore all'assemblea generale del Palazzo di Vetro. Un successo suo personale ("era la mia prima missione da vice presidente"), ma soprattutto del governo italiano: "Questo è un miracolo di Frattini e della democrazia italiana", ha concluso Pescante che, come detto, ha illustrato il riconoscimento dell'Onu a Palazzo Chigi in una conferenza stampa insieme con lo stesso ministro degli esteri, Franco Frattini.