La fiaccola olimpica arriva in Canada, ora inizia il viaggio

Olimpiadi
La fiaccola olimpica, partita dalla Grecia, è atterrata in Canada. Ora comincia un raid
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Da Victoria, una cittadina sulla costa occidentale, ora la fiaccola olimpica sarà portata a braccio da ben 12mila tedofori per 45mila km, toccando più di mille località, record assoluto nella storia dei Giochi Invernali. IL VIDEO E LO SPECIALE OLIMPIADI

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La torcia olimpica è giunta nel Paese sede dei Giochi invernali, proveniente direttamente da Atene, teatro delle prime Olimpiadi dell'era moderna. Da Victoria, una cittadina sulla costa occidentale, ora la fiaccola olimpica sarà portata a braccio da ben 12mila tedofori per 45mila km, toccando più di mille località, un record assoluto nella storia  dei Giochi Invernali (GUARDA LA MAPPA INTERATTIVA). All'aeroporto di Victoria la torcia, trasportata da un velivolo dell'aviazione militare canadese, è stata consegnata al sindaco di Vancouver, Gregor Robertson, presente insieme al presidente del comitato organizzatore John Furlong, al primo ministro canadese Stephen Harper ed al premier della provincia della Colombia Britannica, Gordon Campbell. La destinazione finale della fiaccola sarà ovviamente il Bc Place Stadium di Vancouver, dove il 12 febbraio 2010 si terrà la  cerimonia di inaugurazione, davanti a oltre 60 mila spettatori.

Il Comitato Olimpico Greco ha intanto chiesto scusa per aver incluso nella lista dei tedofori della fiaccola olimpica di Vancouver 2010 Fani Halkia, campionessa olimpica dei 400 hs ad Atene 2004 e positiva all'antidoping quattro anni dopo, durante i Giochi di Pechino (nel dicembre del 2008 la Iaaf l'ha squalificata per due anni). Alla vigilia dell'inizio del percorso canadese della torcia, si è infatti saputo che nella parte svoltasi in Grecia dopo l'accensione della torcia stessa ad Olimpia ha corso anche la Halkia, nonostante la squalifica per doping le vietasse di prendere parte anche ad un evento del genere.

"La posizione del Comitato Olimpico greco è chiara - ha commentato il presidente Giorgos Sigalas -: nessun atleta sospeso ha il diritto di partecipare a competizioni o eventi sportivi. L'inclusione nella lista del nome della Halkia, e quindi la sua partecipazione come tedoforo all'evento, è frutto di un deprecabile errore umano. E' stato uno spiacevole errore, del quale ci scusiamo".