Vancouver, oro in tasca agli azzurri: 260mila € a chi vince
OlimpiadiA 24 ore dall'apertura, spiegato il meccanismo del nuovo club olimpico: "Consentirà a chi sale sul gradino più alto del podio di aggiungere al premio un bonus di 30.000 euro l'anno per i successivi 4 anni di attività". IL VIDEO, LA GALLERY E LO SPECIALE
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Passano di fatto da 140.000 a 260.000 euro i premi per gli azzurri vincitori di medaglia d'oro alle Olimpiadi. Lo ha annunciato il capodelegazione dell'Italia ai Giochi di Vancouver, Raffaele Pagnozzi, precisando che il meccanismo del nuovo club olimpico "consentirà a chi sale sul gradino più alto del podio di aggiungere al premio iniziale un bonus di 30.000 euro l'anno per i successivi quattro anni di attività. In sostanza - ha concluso Pagnozzi - basterà che l'italiano vincitore di medaglia d'oro non smetta di gareggiare per fargli incassare dal Coni 260.000 euro per il titolo".
Intanto, parla anche il presidente del Comitato olimpico italiano, Gianni Petrucci: "Per noi la medaglia più bella è l'assenza di casi di doping tra i nostri atleti. Al limite vogliamo meno successi, ma puliti". Il presidente del Coni, insomma, non ha dubbi: all'Olimpiade invernale che sta per cominciare l'obiettivo azzurro è non solo tecnico, ma anche etico. "Noi abbiamo sempre fatto di tutto contro questa piaga, a prescindere dal caso Rebellin a Pechino: stavolta per eventuali casi di doping abbiamo messo anche una penale. Piu' di così...".
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Passano di fatto da 140.000 a 260.000 euro i premi per gli azzurri vincitori di medaglia d'oro alle Olimpiadi. Lo ha annunciato il capodelegazione dell'Italia ai Giochi di Vancouver, Raffaele Pagnozzi, precisando che il meccanismo del nuovo club olimpico "consentirà a chi sale sul gradino più alto del podio di aggiungere al premio iniziale un bonus di 30.000 euro l'anno per i successivi quattro anni di attività. In sostanza - ha concluso Pagnozzi - basterà che l'italiano vincitore di medaglia d'oro non smetta di gareggiare per fargli incassare dal Coni 260.000 euro per il titolo".
Intanto, parla anche il presidente del Comitato olimpico italiano, Gianni Petrucci: "Per noi la medaglia più bella è l'assenza di casi di doping tra i nostri atleti. Al limite vogliamo meno successi, ma puliti". Il presidente del Coni, insomma, non ha dubbi: all'Olimpiade invernale che sta per cominciare l'obiettivo azzurro è non solo tecnico, ma anche etico. "Noi abbiamo sempre fatto di tutto contro questa piaga, a prescindere dal caso Rebellin a Pechino: stavolta per eventuali casi di doping abbiamo messo anche una penale. Piu' di così...".