Olimpiade, l'attesa è finita: Parigi blindata per la cerimonia d'apertura

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Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi

Tutto pronto per la cerimonia d’apertura di Parigi 2024 in programma venerdì 26 luglio alle 19:30: dopo Tokyo, prima rimandata e poi riposizionata senza festa, ora una Parigi blindata per garantire la massima sicurezza. Un clima strano, quasi da lockdown, ma ormai ci siamo e c'è grande curiosità anche per capire chi sarà l’ultimo tedoforo che accenderà la fiaccola olimpica

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Dalla pandemia alla guerra con la solita presenza della paura. Diffusa. Dopo Tokyo, prima rimandata e poi riposizionata senza festa e spettatori, ora Parigi, con polizia (45mila persone), militari (almeno 10mila), vigili urbani (2mila), agenti privati di sicurezza (altri 2mila), cecchini (senza dati numerici) unità cinofile (pure italiane, 6 quelle “azzurre”), reparti speciali, anche antidrone. E il tutto solo per la cerimonia d’apertura. Il clima è decisamente strano, tutte le metro da qualche giorno saltano le stazioni del centro, in un clima da lockdown, da sopravvissuti…E il biglietto minimo della corsa sui mezzi pubblici è salito a 4 euro, altro che mezzi gratis (accreditati a parte) tanto per fare contenti i parigini che hanno abbandonato la città in un clima di ferie agostane d’altri tempi. Ristoranti semivuoti, si riesce a mangiare e persino a prenotare, taxi che non sempre riescono a raggiungere la meta, bloccati da posti di blocco, da QR code mancanti, da percorsi obbligatori. 

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Chi sarà l’ultimo tedoforo?

Va beh, l’Olimpiade val bene qualche rinuncia. Ma vale davvero? Per la sfilata sulla Senna dei 206 comitati olimpici raggruppati su 85 barche con 8mila atleti ci si aspetta un pubblico di 326mila spettatori, 122mila paganti. Ponti protetti, pieni di ballerini (almeno 400) e, come si sarebbe detto una volta, di tubi innocenti per tribune posticce, con 3mila artisti, 80 maxischermi e la solita caccia al nome dell’ultimo tedoforo che accenderà il tripode olimpico. Qualcuno fa il nome di Zinedine Zidane, un calciatore che c’entra proprio poco o nulla, francesità a parte, con lo spirito delle Olimpiadi. Una sua connazionale, Sounkamba Sylla, musulmana, velocista, è stata esclusa dalla cerimonia di apertura perché è solita portare un foulard nero sulla testa, in contrasto con la legge francese e col protocollo. Polemiche? Nemmeno tante. Il Cio vieta in ogni caso, estrema sintesi, ogni manifestazione pubblica politica, religiosa o razziale. Mai più pugni neri guantati e simili. La vera speranza che arriva da Parigi, facendo finta di non ricordare Donbass e Palestina, è l’esoscheletro. Ci si può alzare, si può guardare il mondo in maniera diversa, anche se si è paraplegici. Kevin Piette, tennista paralimpico, ci è riuscito, completando la sua frazione con la torcia olimpica. È il primo vero buon messaggio dalle Olimpiadi 2024!

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