Apolo Ohno, record di medaglie e di scorrettezze
OlimpiadiCon il bronzo nello short track, Apolo Ohno entra nel mito: è l'americano che ha vinto più medaglie ai Giochi Invernali. Amatissimo in patria, detestato in Corea del Sud dopo le sue scorrettezze ai Giochi di Salt Lake City e di Torino
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Con il bronzo nei 1.000 dello short track, è entrato nel mito. Ma per gli americani era già una star. Adesso, Apolo Ohno, è diventato anche lo statunitense più vincente nella storia delle Olimpiadi invernali.
La sua collezione inizia ai Giochi olimpici invernali del 2002, a salt lake City, quando vince l'oro sui 1500 metri e l'argento nei 1000. A Torino 2006 arrivano il bronzo sui 1000 metri, l'oro sui 500 e un altro bronzo nei 5000 metri staffetta. E con le due medaglie di Vancouver (argento nei 1.500, bronzo nei 1.000) fanno 7. Un record per l'America.
A un curriculum sportivo tanto ricco, ne corrisponde però uno altrettanto "succoso" di scorrettezze, furbate e giochini sul ghiaccio, tanto da procurargli nell'ambiente una certa nomea quando si parla di slealtà.
Tutto inizia ai Giochi di casa di Salt Lake City, quando una sua spinta non sanzionata dai giudici fece cadere Ahn Hyun-Soo, uno dei favoriti; nella stessa gara i giudici squalificarono ingiustamente il coreano Kim Dong Sung, al termine vincitore, permettendo così ad Ohno, arrivato secondo, di vincere il suo primo titolo olimpico.
I coreani si tappano occhi e naso, e mandano giù l'amaro boccone.
Ma non è tutto. Sempre a Salt Lake City, nella gara dei 1000 metri, una sua gomitata ad Ahn Hyun-Soo scatenò la carambola che permise la clamorosa (quasi comica) vittoria dell'outsider Steven Bradbury: Ohno riuscì comunque ad arrivare secondo, ma la sua evidente scorrettezza non fu sanzionata dai giudici.
In quella occasione, tra l'altro, Ohno eliminò in semifinale l'italiano Fabio Carta mandandolo fuori con una spallata ed escludendolo dalla finale per le medaglie.
E veniamo ai Giochi di Torino 2006. Nella gara dei 500 metri, Ohno commise due partenze false, la seconda delle quali però non fu segnalata dal giudice di partenza. Ohno riuscì così a prendere in controtempo il favoritissimo Ahn Hyun-Soo e ad aggiudicarsi la medaglia d'oro nella distanza a lui meno congeniale.
Per la Corea è la seconda grande beffa: motivo per cui, nel Paese asiatico, è difficile che Ohno possa mai andare a trascorrere una vacanza tranquilla.
Il malumore per le sue scorrettezze ai Giochi di Salt Lake City fu infatti enorme in Corea del Sud, tanto che la delegazione coreana decise di non partecipare alla cerimonia di chiusura dei Giochi in segno di protesta. Innumerevoli lettere di minacce arrivarono ad Ohno in seguito a quei Giochi Olimpici e in occasione dei campionati mondiali di short track del marzo 2005, svoltisi a Seul, Ohno è fu pesantemente fischiato per tutto il tempo in cui rimase in pista.
Le manifestazioni di protesta hanno anche raggiunto altri ambiti sportivi: durante i mondiali di calcio del 2002, mentre si svolgeva la partita Corea del Sud - Stati Uniti, Ahn Jung-Hwan, il giocatore autore del gol del vantaggio sudcoreano, esultò imitando i movimenti dei pattinatori dello short track proprio in segno di protesta.
Record e polemiche, ma non solo. A renderlo tanto celebre negli States anche il fatto che sia fidanzato con la pattinatrice statunitense Allison Baver. Oltre ad essere considerato un'icona sexy, tanto da finire fra i 50 uomini più belli del pianeta nella classifica di People, ed essere stato eletto uomo più sexy del mondo dalle lettrici di Sports Illustrated Women.
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Con il bronzo nei 1.000 dello short track, è entrato nel mito. Ma per gli americani era già una star. Adesso, Apolo Ohno, è diventato anche lo statunitense più vincente nella storia delle Olimpiadi invernali.
La sua collezione inizia ai Giochi olimpici invernali del 2002, a salt lake City, quando vince l'oro sui 1500 metri e l'argento nei 1000. A Torino 2006 arrivano il bronzo sui 1000 metri, l'oro sui 500 e un altro bronzo nei 5000 metri staffetta. E con le due medaglie di Vancouver (argento nei 1.500, bronzo nei 1.000) fanno 7. Un record per l'America.
A un curriculum sportivo tanto ricco, ne corrisponde però uno altrettanto "succoso" di scorrettezze, furbate e giochini sul ghiaccio, tanto da procurargli nell'ambiente una certa nomea quando si parla di slealtà.
Tutto inizia ai Giochi di casa di Salt Lake City, quando una sua spinta non sanzionata dai giudici fece cadere Ahn Hyun-Soo, uno dei favoriti; nella stessa gara i giudici squalificarono ingiustamente il coreano Kim Dong Sung, al termine vincitore, permettendo così ad Ohno, arrivato secondo, di vincere il suo primo titolo olimpico.
I coreani si tappano occhi e naso, e mandano giù l'amaro boccone.
Ma non è tutto. Sempre a Salt Lake City, nella gara dei 1000 metri, una sua gomitata ad Ahn Hyun-Soo scatenò la carambola che permise la clamorosa (quasi comica) vittoria dell'outsider Steven Bradbury: Ohno riuscì comunque ad arrivare secondo, ma la sua evidente scorrettezza non fu sanzionata dai giudici.
In quella occasione, tra l'altro, Ohno eliminò in semifinale l'italiano Fabio Carta mandandolo fuori con una spallata ed escludendolo dalla finale per le medaglie.
E veniamo ai Giochi di Torino 2006. Nella gara dei 500 metri, Ohno commise due partenze false, la seconda delle quali però non fu segnalata dal giudice di partenza. Ohno riuscì così a prendere in controtempo il favoritissimo Ahn Hyun-Soo e ad aggiudicarsi la medaglia d'oro nella distanza a lui meno congeniale.
Per la Corea è la seconda grande beffa: motivo per cui, nel Paese asiatico, è difficile che Ohno possa mai andare a trascorrere una vacanza tranquilla.
Il malumore per le sue scorrettezze ai Giochi di Salt Lake City fu infatti enorme in Corea del Sud, tanto che la delegazione coreana decise di non partecipare alla cerimonia di chiusura dei Giochi in segno di protesta. Innumerevoli lettere di minacce arrivarono ad Ohno in seguito a quei Giochi Olimpici e in occasione dei campionati mondiali di short track del marzo 2005, svoltisi a Seul, Ohno è fu pesantemente fischiato per tutto il tempo in cui rimase in pista.
Le manifestazioni di protesta hanno anche raggiunto altri ambiti sportivi: durante i mondiali di calcio del 2002, mentre si svolgeva la partita Corea del Sud - Stati Uniti, Ahn Jung-Hwan, il giocatore autore del gol del vantaggio sudcoreano, esultò imitando i movimenti dei pattinatori dello short track proprio in segno di protesta.
Record e polemiche, ma non solo. A renderlo tanto celebre negli States anche il fatto che sia fidanzato con la pattinatrice statunitense Allison Baver. Oltre ad essere considerato un'icona sexy, tanto da finire fra i 50 uomini più belli del pianeta nella classifica di People, ed essere stato eletto uomo più sexy del mondo dalle lettrici di Sports Illustrated Women.