Brennan, quel mini giornalista fanatico dei Giochi

Olimpiadi
Brennan LaBrie, giornalista di dieci anni, inviato ai Giochi di Vancouver: un record
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Il piccolo LaBrie, dieci anni appena, incarna uno dei record più curiosi di Vancouver: scelto tra i 12 candidati selezionati per Time for Kids, ha già intervistato fior di campioni. Come gli inviati veri. GUARDA IL VIDEO E LO SPECIALE

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Non è uno sportivo, ma incarna uno dei record più curiosi dei Giochi di Vancouver 2010, quello del giornalista più giovane della storia olimpica. "Brennan, basta leggere i giornali! ". La frase, dice ridendo Brennan LaBrie, è di sua madre a proposito della montagna di quotidiani che divora suo figlio di dieci anni.

"Sono sempre stato molto curioso. Mia mamma dice che una delle prime cose che ho imparato a dire è stato 'perché'?", dice il piccolo reporter statunitense, che mentre i suoi amici sono a scuola segue i Giochi Olimpici Invernali. LaBrie sconcerta, perché parla con la fluidità, velocità e il vocabolario di un adulto. Scelto a settembre tra i 12 candidati selezionati su un gruppo di 400 per Time for Kids, l'edizione per  bambini della rivista Time, che conta 3,5 milioni di abbonati.



LaBrie non poteva crederci quando gli hanno detto che sarebbe andato ai Giochi Olimpici. "Ma mi dissero che il premio era di andarci per un giorno. "Neanche per sogno! ho detto loro. Se vado ai Giochi, è per stare con gli sportivi, per vederli, per parlare con loro, non per fare una visita".

Detto fatto. Brennan è partito per Vancouver con Collen, sua madre, e con Jack Olmsted, il suo "mentore". Brennan non ha ottenuto un accredito da parte del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ma ha avuto il suo posto nel British Columbia Media Center (BCMC), un comodo spazio con molti servizi per  seguire i Giochi. E il bambino giornalista si è dato da fare e ha intervistato durante i Giochi figure importanti come lo snowboarder Shaun White, il pattinatore Apolo Ohno o la pattinatrice artistica Rachel Flatt.