Ecco Nkrumah, lo sciatore ghanese idolo di Whistler
OlimpiadiL'ex portiere d'albergo rimasto senza sponsor gareggerà nello slalom di sabato. E' stato praticamente adottato dalla cittadina canadese. "Mi hanno prestato uno chalet e mi comprano da mangiare, qui è fantastico". SPECIALE, FOTO E HIGHLIGHTS
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Kwame Nkrumah-Acheampong, 36 anni, africano del Ghana nato a Glasgow e residente a Milton Keynes, nel Buckinghamshire, in Inghilterra, la sua medaglia olimpica l'ha già vinta: a Vancouver, dopo aver sfilato per la prima volta nella storia con la bandiera ghanese ad un'Olimpiade invernale, è diventato l'idolo di Whistler e tutto il paesino candadese sarà con lui quando, sabato, diventerà ufficialmente il primo ghanese a scendere in uno slalom speciale a cinque cerchi.
Nkrumah-Acheampong, giunto a Whistler il giorno successivo alla cerimonia inaugurale dei Giochi, ha conquistato il villaggio che ospita le prove di sci alpino. Il paesino lo ha praticamente adottato. Anche perché dal punto di vista finanziario l'atleta ghanese ne aveva bisogno: pochi giorni dopo essere arrivato in Canada il suo unico sponsor lo ha mollato e se ne è andato a Vancouver, in città, con la famiglia. Lui è rimasto in montagna ad allenarsi, senza sapere bene come avrebbe fatto a coprire il resto delle spese. "Ma molta gente di qui mi ha dato spontaneamente una mano - ha detto Nkrumah-Acheampong -. Qui in Canada ho incontrato un surplus d'amore che non mi aspettavo. Ci comprano da mangiare, ce lo portano a casa, ci chiedono se abbiamo bisogno di qualcosa. Il Canada è fantastico".
A Whistler gli hanno prestato lo chalet in cui vive e durante i giorni di avvicinamento allo slalom sono stati sempre più numerosi i tifosi che hanno seguito le sue discese di allenamento. "Sono cose che fanno bene al cuore. Avere questa attenzione mi ha tolto un po' di pressione, perché non avrei saputo come fare a pagare le spese. La nostra federazione non ha il budget di quella austriaca".
Datosi allo sci solo sei anni fa, quando aveva 30 anni, Kwame nella vita faceva il portiere d'albergo a Milton Keynes. Ma si è dimostrato così bravo nello slalom da riuscire a conquistare un posto alle Olimpiadi. E un soprannome: the "snow leopard", "il leopardo delle nevi". Cosa significa lo sci per una persona come lei? "E' una sfida. Voglio provare me stesso contro le forze della natura", ha risposto Kwame, il cui obiettivo olimpico è uno solo: "Arrivare davanti ad altri Paesi che non hanno la neve".
"Quando sei lassù , in cima alla pista e guardi a valle - ha spiegato -, ogni volta senti che quella discesa è una sfida a te stesso. E' una sensazione unica e fantastica". Quanto a Whistler e ai suoi abitanti, Nkrumah-Acheampong ha un solo commento: "Qui è come essere in paradiso". Sabato, quando si presenterà al cancelletto di partenza, saranno tutti con lui.
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Kwame Nkrumah-Acheampong, 36 anni, africano del Ghana nato a Glasgow e residente a Milton Keynes, nel Buckinghamshire, in Inghilterra, la sua medaglia olimpica l'ha già vinta: a Vancouver, dopo aver sfilato per la prima volta nella storia con la bandiera ghanese ad un'Olimpiade invernale, è diventato l'idolo di Whistler e tutto il paesino candadese sarà con lui quando, sabato, diventerà ufficialmente il primo ghanese a scendere in uno slalom speciale a cinque cerchi.
Nkrumah-Acheampong, giunto a Whistler il giorno successivo alla cerimonia inaugurale dei Giochi, ha conquistato il villaggio che ospita le prove di sci alpino. Il paesino lo ha praticamente adottato. Anche perché dal punto di vista finanziario l'atleta ghanese ne aveva bisogno: pochi giorni dopo essere arrivato in Canada il suo unico sponsor lo ha mollato e se ne è andato a Vancouver, in città, con la famiglia. Lui è rimasto in montagna ad allenarsi, senza sapere bene come avrebbe fatto a coprire il resto delle spese. "Ma molta gente di qui mi ha dato spontaneamente una mano - ha detto Nkrumah-Acheampong -. Qui in Canada ho incontrato un surplus d'amore che non mi aspettavo. Ci comprano da mangiare, ce lo portano a casa, ci chiedono se abbiamo bisogno di qualcosa. Il Canada è fantastico".
A Whistler gli hanno prestato lo chalet in cui vive e durante i giorni di avvicinamento allo slalom sono stati sempre più numerosi i tifosi che hanno seguito le sue discese di allenamento. "Sono cose che fanno bene al cuore. Avere questa attenzione mi ha tolto un po' di pressione, perché non avrei saputo come fare a pagare le spese. La nostra federazione non ha il budget di quella austriaca".
Datosi allo sci solo sei anni fa, quando aveva 30 anni, Kwame nella vita faceva il portiere d'albergo a Milton Keynes. Ma si è dimostrato così bravo nello slalom da riuscire a conquistare un posto alle Olimpiadi. E un soprannome: the "snow leopard", "il leopardo delle nevi". Cosa significa lo sci per una persona come lei? "E' una sfida. Voglio provare me stesso contro le forze della natura", ha risposto Kwame, il cui obiettivo olimpico è uno solo: "Arrivare davanti ad altri Paesi che non hanno la neve".
"Quando sei lassù , in cima alla pista e guardi a valle - ha spiegato -, ogni volta senti che quella discesa è una sfida a te stesso. E' una sensazione unica e fantastica". Quanto a Whistler e ai suoi abitanti, Nkrumah-Acheampong ha un solo commento: "Qui è come essere in paradiso". Sabato, quando si presenterà al cancelletto di partenza, saranno tutti con lui.