Londra 2012 meno un anno. Oggi videochat olimpica su Sky.it

Olimpiadi
Fiona May, ex campionessa azzurra del salto in lungo, oggi in videochat con Fayna (Foto Ansa)
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Alle 16 Fiona May in diretta web con Fayna, in serata su Sky Sport 1 lo Speciale “Pronti, partenza, via". Intanto, a 12 mesi dalla cerimonia di apertura, il Locog annuncia che poco meno del 90% degli impianti sono pronti. Rispettati tempi e budget

Fiona May "salta" con Sky. I Giochi in 3D

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Da oggi sono 365 i giorni che ci separano dalle prossime Olimpiadi. Tra un anno gli occhi del mondo saranno tutti per Londra: per 17 giorni la capitale britannica si trasformerà in epicentro di una festa planetaria di sport e non solo, con numeri e dimensioni da record ma anche timori logistici per i trasporti interni e preoccupazioni legati alla sicurezza.

Anche Sky.it si occuperà della specialissima ricorrenza, con una videochat dalle 16 alle 16.30. Il nostro abituale Fayna, con l'ex saltatrice Fiona May e con Fabrizia d'Ottavio , risponderà infatti in diretta web a tutte le domande degli appassionati. Un'occasione da non mancare. Appuntamento quindi, in prima serata, con “Pronti, partenza, via – Verso Londra 2012”, uno speciale in onda in diretta su Sky Sport 1 HD. Giovanni Bruno, in compagnia di ospiti e campioni olimpici, tra cui il Presidente e il Segretario Generale del Coni, Gianni Petrucci, e Raffaele Pagnozzi, Stefano Baldini, Fiona May e Francesca Porcellato, riproporrà le storie più belle delle passate edizioni dei Giochi: curiosità, retroscena, medaglie e atleti che hanno fatto la storia dei cinque cerchi.

A 12 mesi dalla cerimonia di apertura il comitato organizzatore (Locog) annuncia intanto con orgoglio che poco meno del 90% degli impianti sono pronti. Rispettati tempi di consegna e budget. Un successo già di per sé, anche se Sebastian Coe, presidente del Locog (The London Organising Committee of the Olympic and Paralympic Games), ovvero il comitato organizzatore, scaccia i toni trionfalistici: "Sta per iniziare l'anno più difficile". Perché i Giochi sono sì la massima celebrazione dello sport, l'evento più teletrasmesso al mondo, ma soprattutto un appuntamento ciclopico che richiamerà a Londra 10.500 atleti da più di 200 nazioni, 5.000 dirigenti e allenatori, oltre 20.000 persone impiegate nei media (giornalisti, cameraman, produttori, etc), oltre ovviamente a centinaia di migliaia di appassionati. Un'invasione pacifica che stravolgerà la quotidianità di Londra e costringerà le forze dell'ordine ad innalzare le misure di sicurezza per proteggerne i luoghi iconici come Westminster, la Tower of London e Buckingham Palace.

Dalla strage di Monaco (1972) le Olimpiadi sono sempre state esposte alla minaccia terroristica, a maggior ragione in una città come Londra che è già stata attaccata proprio all'indomani dell'assegnazione dei Giochi 2012. Durante le gare le autorità competenti hanno già annunciato che il livello di allerta verrà alzato a "severo", con ispezioni agli ingressi degli impianti e negli aeroporti, controlli speciali in metropolitana e nelle stazioni ferroviarie e circa 12.000 agenti in servizio ogni giorno. Solo per la sicurezza è stato stanziato un budget di 550 milioni di euro che prevede anche l'installazione di decine di telecamere a circuito chiuso nel villaggio olimpico. L'altro grande sfida è rappresentata dai trasporti: quelli londinesi sono già stati ribattezzati "i Giochi dei trasporti pubblici".

Gli spettatori potranno raggiungere le sedi di gara solo in metropolitana, in bus o con treni ad alta velocità in partenza dalle stazioni di St.Pancras e Stratford. Miliardi di euro sono stati spesi per i necessari ammodernamenti e le possibili migliorie ma è tutto da verificare se la rete di trasporti saprà reggere l'urto di un aumento improvviso di 300mila unità giornaliere. Nel quartier generale del Locog regna comunque l'ottimismo perché i lavori di costruzione sono quasi completati, il budget complessivo di 11 miliardi non è stato sforato, e il villaggio olimpico ha già cambiato il volto di tutta la zona est della metropoli britannica.

E se Atene era arrivata alla cerimonia d'inaurgurazione con il fiato corto (2004) per gli abissali ritardi organizzativi, e Pechino 2008 era stata accompagnata dalle minacce di boicottaggio per la questione Tibet, Londra sta vivendo una vigilia di relativa calma e armonia. Sia sul fronte internazionale che interno. Un clima di festa nazionale confermato anche dalla corsa al biglietto: 6.6 milioni di tagliandi venduti a fronte di 22 milioni di richieste. Ormai solo alcune partite di calcio, pallavolo e lotta non sono esaurite. Dal nuovo stadio olimpico al moderno velodromo, dalla Horse Guards Parade sede del beachvolley ad Hyde Park teatro del triathlon, e ancora Wimbledon, il Lord's e Greenwich Park: tutto è già pronto, la febbre olimpica si fa sempre più alta.

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