Petrucci contro il Tas: "C'è un'immagine pulita da salvare"

Olimpiadi
Il Tas riapre le porte dei Giochi Olimpici agli atleti squalificati per sei mesi o più per doping. Il Coni non ci sta (foto Getty)
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DOPING. Il presidente del Coni difende la posizione del numero 1 della Federciclismo, Di Rocco, che ha preso le distanze dalla decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport di riaprire le porte delle Olimpiadi agli atleti squalificati per sei o più mesi

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"Si può anche non vincere, ma avere un'immagine pulita come la nostra. Per questo non saremo certamente noi a dire a Di Rocco di tornare indietro". Il presidente del Coni Gianni Petrucci, raggiunto al telefono da Sky Sport 24, difende la presa di posizione del numero uno della Federciclismo, Renato Di Rocco, che ha preso le distanze dalla decisione del Tas di riaprire le porte dei Giochi agli atleti squalificati per sei mesi o più per doping.

"Il Coni è per la serietà e la corenza. Se altri dovessero rispettare la sentenza del Tas noi andremo comunque avanti per la nostra strada e le nostre normative - ha aggiunto Petrucci -. Non dimentichiamo che c'è la candidature per i Giochi di Roma 2020 e si vince anche con l'immagine, non solo con la bravura degli organizzatori".


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