Bufera su Wade: Olimpiadi? Solo se ci pagate

Olimpiadi
Dwayne Wade con la maglia Usa: quella di Londra sarà la sua terza Olimpiade (Getty)
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La star dei Miami Heat ha lanciato la proposta di un compenso economico per i membri della Nazionale Usa di basket. Ma i numeri già dicono che gli atleti guadagneranno di più in caso di partecipazione ai Giochi di Londra

di Claudio Barbieri

Dwayne Wade questa volta l’ha combinata grossa. Nessun canestro sbagliato o palla persa. Peggio, molto peggio. La guardia degli Heat, 15,5 milioni di dollari annui incassati da Miami, 26 sponsor compresi, ha infatti proposto di elargire ai giocatori che parteciperanno alle prossime Olimpiadi di Londra un compenso economico. Non proprio un pensiero “decoubertiano”.
Dopo aver sollevato il polverone, Wade, che con il Dream Team ha disputato i Giochi nel 2004 e nel 2008, ha poi corretto il tiro su Twitter, dicendo che “l’amore per la maglia degli Usa è la miglior motivazione esistente”.
Già, ma nel frattempo il messaggio è piombato come un macigno su un Paese che vive tuttora una situazione economica a dir poco complessa e che non sopporta i mal di pancia dei suoi ricchi e viziati sportivi.

Kobe, genio del marketing - A dare manforte a Wade ci ha pensato anche un veterano come Ray Allen, oro alle Olimpiadi di Sydney. La guardia dei Celtics, che alla fine di questa stagione troverà in busta paga 10 milioni di dollari, ha infatti aggiunto il carico da novanta: “Va bene il patriottismo, ma ci chiedono di tornare sul parquet a due settimane dalla fine dei playoff. Sarebbe giusto avere un compenso”.
Kobe Bryant, da buon genio del marketing, a Pechino si era messo in proprio senza scomodare nessuno. La stella dei Los Angeles Lakers, in occasione dei Giochi di quattro anni fa, aveva infatti firmato un contratto plurimilionario con un la più importante Media Company cinese ed era diventato il testimonial della Smart targata Daimler AG. Il tutto per 16 giorni di competizione.

Le cifre di Forbes - Comunque anche Wade, che si appresta a partecipare alla terza Olimpiade della carriera, seppur indirettamente, vedrà esaudito il suo desiderio di ricompensa in moneta sonante per chi sarà a Londra.
Secondo uno studio di Forbes infatti la rosa del Dream Team, esattamente come la grande maggioranza degli atleti presenti nella capitale britannica, ha accordi di sponsorizzazione personale che vengono esponenzialmente incrementati nel caso di partecipazione ad un evento globale come lo è la manifestazione a cinque cerchi.
Esempio: Wade percepisce 7 milioni di dollari annui dalla Nike, 10 in totale dai suoi sponsor. Soldi che lieviteranno nel caso in cui il numero 3 degli Heat sbarchi a Londra nel più grande carrozzone mediatico del mondo.

La scelta del Prescelto - Il suo compagno a Miami, Lebron James, riceve dai suoi sponsor addirittura 15 milioni annui. Il tutto solo per indossare un certo marchio di scarpe, bere un integratore o ascoltare musica da un determinato lettore Mp3. “Non mi interessano i soldi – ha detto -. Voglio solo giocare. Per me è già importante far parte della squadra olimpica”.
Lui ha già capito tutto: giochi, vinci, incassi. Non a caso lo chiamano "The chosen one", il "Prescelto"…