Italvolley ad un passo da Londra. Serbia ko: è finale
OlimpiadiLa nazionale di Mauro Berruto ha battuto la Serbia per 3-1 nella semifinale del torneo di qualificazione ai Giochi di Londra 2012 in corso a Sofia. Unica nota stonata è legata all'infortunio al polpaccio destro riportato nel primo set da Simone Parodi
L'Itavolley ha battuto la Serbia per 3-1 (25-14, 25-19, 19-25, 25-16) nella semifinale del torneo di qualificazione ai Giochi di Londra 2012 in corso a Sofia. La Nazionale azzurra domani in finale si giocherà un biglietto per le Olimpiadi. Al duello che mette in palio un pass olimpico, gli azzurri del ct Mauro Berruto arrivano dopo la netta vittoria sui campioni d'Europa. Il successo è significativo per la sicurezza con cui è stato raggiunto.
La nota stonata è legata all'infortunio al polpaccio destro riportato nel primo set da Simone Parodi, sostituito in maniera efficace dal veterano Samuele Papi che ha chiuso il match con il 100% in attacco e l'86% in ricezione. Proprio la ricezione, che nel corso della settimana aveva creato qualche problema all'Italia, è stato uno dei fondamentali che ha funzionato meglio. Il dato finale di squadra del 79% lo dimostra. Questo ha consentito al regista azzurro Dragan Travica di costruire a piacimento e per la Serbia, parzialmente rinnovata, non c'è stato scampo. L'Italia ha dominato il primo set, ha vinto senza grande apprensione il secondo, poi nel terzo ha avuto l'occasione di chiudere i conti ma nel finale si è disunita e i campioni d'Europa hanno tenuto il match aperto. Nel quarto parziale gli azzurri non hanno regalato più nulla e la gara è andata in archivio.
La nota stonata è legata all'infortunio al polpaccio destro riportato nel primo set da Simone Parodi, sostituito in maniera efficace dal veterano Samuele Papi che ha chiuso il match con il 100% in attacco e l'86% in ricezione. Proprio la ricezione, che nel corso della settimana aveva creato qualche problema all'Italia, è stato uno dei fondamentali che ha funzionato meglio. Il dato finale di squadra del 79% lo dimostra. Questo ha consentito al regista azzurro Dragan Travica di costruire a piacimento e per la Serbia, parzialmente rinnovata, non c'è stato scampo. L'Italia ha dominato il primo set, ha vinto senza grande apprensione il secondo, poi nel terzo ha avuto l'occasione di chiudere i conti ma nel finale si è disunita e i campioni d'Europa hanno tenuto il match aperto. Nel quarto parziale gli azzurri non hanno regalato più nulla e la gara è andata in archivio.