Bolt si fotografa: "Sono il più grande atleta vivente"

Olimpiadi
Usain Bolt gioca con i fotografi dopo aver vinto la gara dei 200 metri a Londra 2012 (Foto Getty)

Al termine della prova sui 200 metri, il giamaicano si è definito una "leggenda". Poi ha spiegato perché ha rallentato nel finale, mancando un possibile tempo ancora inferiore: "Ho pensato più alla tecnica, a correre come mi aveva detto l'allenatore"

"Ero venuto qui per vincere l'oro, ci sono riuscito. Ora sono una leggenda, mi sento il più grande atleta vivente". Lo ha detto Usain Bolt subito dopo aver vinto i 200 metri ai Giochi di Londra, bissando la medaglia d'oro sui 100.

"E' stata una corsa dura, sentivo la pressione degli altri, ho pensato ad eseguire la mia corsa come mi aveva detto il mio allenatore ed ho pensato molto alla tecnica", ha aggiunto il campione giamaicano ai microfoni di Sky Sport. Bolt spiega perché alla fine ha rallentato, mancando un possibile tempo ancora inferiore. Una grande prestazione la sua, ma anche degli altri due giamaicani che completano il podio.

"Il mio allenatore diventerà pazzo. Tutto questo è grazie a lui, che merita questi successi. Si vede che siamo forti ed è anche un bene per il futuro dei ragazzi della Giamaica" dice, quindi, alla domanda se dopo la staffetta, passerà al calcio con il Manchester United, come scritto dai giornali, risponde sorridendo: "No, adesso ho anche voglia di riposarmi".