E' tedesco l'erede di Rogge, Bach nuovo numero 1 del Cio
OlimpiadiAvvocato, 59 anni, è stato eletto dall'assemblea del comitato olimpico internazionale in corso a Buenos Aires: "Voglio essere presidente di tutti. Lavorerò insieme a tutti voi nei prossimi anni". Malagò: "L'Italia ha sempre sostenuto la sua candidatura"
Il tedesco Thomas Bach è il nuovo presidente del Cio. Avvocato di 59 anni, Bach è stato eletto dall'assemblea del comitato olimpico internazionale in corso a Buenos Aires. Succede al belga Jacke Rogge. "Voglio essere presidente di tutti. Lavorerò insieme a tutti voi nei prossimi anni": queste le prime parole subito dopo essere stato eletto presidente de Cio di Thomas Bach, il quale ha sottolineato l'importanza della "unità nella diversità".
Avvocato e uomo d'affari, una lunga vita nel mondo dei cinque cerchi, Thomas Bach - tedesco, 59 anni - è arrivato al vertice del Comitato olimpico internazionale. Nell'elezione di oggi Bach era il grande favorito ed è infatti riuscito a battere senza grandi problemi gli altri candidati, Serguei Bubka (Ucrania), Ser Miang Ng (Singapore), Richard Carrion (Porto Rico), Denis Oswald (Svizzera) e Ching-Kuo Wu (Taiwan). Alla guida dal 2006 del Comitato olimpico di Berlino, ex schermidore e medaglia d'oro con la squadra tedesca di fioretto ai Giochi di Montreal del 1976, Bach succede nell'incarico al belga Jacques Rogge.
Bach, che parla alla perfezione inglese e francese, ha occupato diversi ruoli di rilievo nello sport del suo paese, costruendo passo dopo passo la sua carriera fino all'elezione odierna. E' vicepresidente del Comitato olimpico fin dal 2006, stesso anno in cui ha preso la guida della Confederazione sportiva olimpica tedesca. Ed è anche direttore della commissione Antidoping. A metà degli anni '80 è stato responsabile dei rapporti internazionale dell'Adidas ed è stato d'altra parte anche consulente del gruppo Siemens. E' inoltre presidente della Camera di commercio arabo-tedesca e ha il sostegno - si ricorda a Buenos Aires - dell'influente sceicco del Kuwait Ahmad al-Sabah.
"Conosco bene la grande responsabilità del mio ruolo", ha proseguito Bach nel suo breve intervento, sottolineando di voler lavorare tenendo conto "di tutti gli interessi del mondo olimpico. Per questo voglio ascoltarvi e dialogare con tutti voi".
"Le mie orecchie, il mio cuore e le mie porte saranno sempre aperte a tutti", ha inoltre aggiunto il nuovo presidente Cio, che si è poi rivolto al suo predecessore, il belga Jacques Rogge. "Caro Jacques, ti ringrazio. Quella che mi lasci è UNA grande eredità, continuerò a costruire il futuro del Cio. Grazie per la fiducia che mi hai dato in questi dodici anni", ha concluso Bach.
I complimenti di Malagò - "Sono molto contento per l'elezione di Thomas Bach con cui vanto un eccellente rapporto personale. Me l'aspettavo, non sono assolutamente sorpreso. Sin dal primo giorno l'Italia ha sempre sostenuto la sua candidatura": il presidente del Coni Giovanni Malagò accoglie così l'elezione di Thomas Bach a nuovo presidente del Cio. "Lo abbiamo appoggiato - sottolinea Malagò - con forte convinzione e per questo siamo doppiamente felici. Oggi per il Cio si apre un nuova era. Dobbiamo dire grazie a Jacques Rogge per aver dato un'impronta significativa in questi anni al vertice dello sport mondiale, ma ora le sfide che attendono Bach saranno impegnative".
"Nei prossimi otto anni ci saranno molti argomenti che necessariamente dovranno essere oggetto di riflessione e possibili cambiamenti. Credo che Thomas, campione olimpico e manager di successo, sia l'uomo giusto al posto giusto per condurre il mondo a cinque cerchi in un'ottica a metà tra la tradizione della famiglia olimpica e l'innovazione necessaria nei tempi moderni".
Le parole della Merkel - La cancelliera tedesca Angela Merkel si è congratulata con il suo connazionale Thomas Bach. "La sua elezione alla più alta carica dello sport dimostra la popolarità e la fiducia di cui gode all'interno della famiglia olimpica", si legge in una dichiarazione del capo del governo tedesco. "Sono lieta che la Germania continui ad essere ben rappresentata sulla ribalta internazionale grazie a te", conclude la Merkel.
Avvocato e uomo d'affari, una lunga vita nel mondo dei cinque cerchi, Thomas Bach - tedesco, 59 anni - è arrivato al vertice del Comitato olimpico internazionale. Nell'elezione di oggi Bach era il grande favorito ed è infatti riuscito a battere senza grandi problemi gli altri candidati, Serguei Bubka (Ucrania), Ser Miang Ng (Singapore), Richard Carrion (Porto Rico), Denis Oswald (Svizzera) e Ching-Kuo Wu (Taiwan). Alla guida dal 2006 del Comitato olimpico di Berlino, ex schermidore e medaglia d'oro con la squadra tedesca di fioretto ai Giochi di Montreal del 1976, Bach succede nell'incarico al belga Jacques Rogge.
Bach, che parla alla perfezione inglese e francese, ha occupato diversi ruoli di rilievo nello sport del suo paese, costruendo passo dopo passo la sua carriera fino all'elezione odierna. E' vicepresidente del Comitato olimpico fin dal 2006, stesso anno in cui ha preso la guida della Confederazione sportiva olimpica tedesca. Ed è anche direttore della commissione Antidoping. A metà degli anni '80 è stato responsabile dei rapporti internazionale dell'Adidas ed è stato d'altra parte anche consulente del gruppo Siemens. E' inoltre presidente della Camera di commercio arabo-tedesca e ha il sostegno - si ricorda a Buenos Aires - dell'influente sceicco del Kuwait Ahmad al-Sabah.
"Conosco bene la grande responsabilità del mio ruolo", ha proseguito Bach nel suo breve intervento, sottolineando di voler lavorare tenendo conto "di tutti gli interessi del mondo olimpico. Per questo voglio ascoltarvi e dialogare con tutti voi".
"Le mie orecchie, il mio cuore e le mie porte saranno sempre aperte a tutti", ha inoltre aggiunto il nuovo presidente Cio, che si è poi rivolto al suo predecessore, il belga Jacques Rogge. "Caro Jacques, ti ringrazio. Quella che mi lasci è UNA grande eredità, continuerò a costruire il futuro del Cio. Grazie per la fiducia che mi hai dato in questi dodici anni", ha concluso Bach.
I complimenti di Malagò - "Sono molto contento per l'elezione di Thomas Bach con cui vanto un eccellente rapporto personale. Me l'aspettavo, non sono assolutamente sorpreso. Sin dal primo giorno l'Italia ha sempre sostenuto la sua candidatura": il presidente del Coni Giovanni Malagò accoglie così l'elezione di Thomas Bach a nuovo presidente del Cio. "Lo abbiamo appoggiato - sottolinea Malagò - con forte convinzione e per questo siamo doppiamente felici. Oggi per il Cio si apre un nuova era. Dobbiamo dire grazie a Jacques Rogge per aver dato un'impronta significativa in questi anni al vertice dello sport mondiale, ma ora le sfide che attendono Bach saranno impegnative".
"Nei prossimi otto anni ci saranno molti argomenti che necessariamente dovranno essere oggetto di riflessione e possibili cambiamenti. Credo che Thomas, campione olimpico e manager di successo, sia l'uomo giusto al posto giusto per condurre il mondo a cinque cerchi in un'ottica a metà tra la tradizione della famiglia olimpica e l'innovazione necessaria nei tempi moderni".
Le parole della Merkel - La cancelliera tedesca Angela Merkel si è congratulata con il suo connazionale Thomas Bach. "La sua elezione alla più alta carica dello sport dimostra la popolarità e la fiducia di cui gode all'interno della famiglia olimpica", si legge in una dichiarazione del capo del governo tedesco. "Sono lieta che la Germania continui ad essere ben rappresentata sulla ribalta internazionale grazie a te", conclude la Merkel.