Putin rassicura il Cio: "Nessuna discriminazione a Sochi"
OlimpiadiIl numero uno del Comitato olimpico, Thomas Bach, sulle dichiarazioni rese dal presidente russo: i principi della Carta Olimpica saranno applicati a tutti i partecipanti ai Giochi. Benvenuti a prescindere da razza, orientamento sessuale e cultura
"Ho avuto un colloquio lungo e in privato con il presidente Putin. Ci ha rassicurati che i principi della Carta Olimpica applicata a tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici saranno rispettati. E che non ci sarà nessun tipo di discriminazione e che tutti gli atleti e i partecipanti saranno i benvenuti a prescindere da razza, orientamento sessuale e cultura".
Lo ha detto il presidente del Cio, Thomas Bach, agli oltre 400 delegati presenti alla 42ma Assemblea generale dei Comitati Olimpici Europei in corso a Roma in merito ai Giochi invernali che si terranno a Soci dal prossimo 7 febbraio."E' un'importante rassicurazione da parte dei russi - ha aggiunto il numero uno dello sport mondiale -. Siamo in uno dei quei campi in cui credo si debba trovare un terreno comune tra la nostra autonomia e i rapporti con il mondo della politica e dei governi".
"La lotta al doping riguarda un solo ed unico obiettivo: la protezione degli atleti puliti". Il presidente del Cio ha voluto insistere anche su questo punto. Per il numero uno dello sport mondiale la lotta al doping è un obiettivo programmatico del suo mandato: "Tutti i test che facciamo per bloccare chi imbroglia sono solo parte di una strategia. Dobbiamo garantire una gara equa per chi non si dopa e dare credibilità alle nostre competizioni altrimenti siamo perduti", ha spiegato ancora Bach.
Lo ha detto il presidente del Cio, Thomas Bach, agli oltre 400 delegati presenti alla 42ma Assemblea generale dei Comitati Olimpici Europei in corso a Roma in merito ai Giochi invernali che si terranno a Soci dal prossimo 7 febbraio."E' un'importante rassicurazione da parte dei russi - ha aggiunto il numero uno dello sport mondiale -. Siamo in uno dei quei campi in cui credo si debba trovare un terreno comune tra la nostra autonomia e i rapporti con il mondo della politica e dei governi".
"La lotta al doping riguarda un solo ed unico obiettivo: la protezione degli atleti puliti". Il presidente del Cio ha voluto insistere anche su questo punto. Per il numero uno dello sport mondiale la lotta al doping è un obiettivo programmatico del suo mandato: "Tutti i test che facciamo per bloccare chi imbroglia sono solo parte di una strategia. Dobbiamo garantire una gara equa per chi non si dopa e dare credibilità alle nostre competizioni altrimenti siamo perduti", ha spiegato ancora Bach.