Schwazer: "Io fermo da 3 anni, i russi già tornano a gareggiare"

Olimpiadi
Alex_Schwazer

Sono le prime parole del marciatore azzurro dopo aver testimoniato in tribunale a Bolzano durante il processo contro i medici della Federatletica, Fischietto e Fiorella. "Ero in un tunnel" e a Londra 2012 "volevo partire alla pari con i russi" 

"Io sono fermo da tre anni, tra l'altro dopo aver confessato, mentre in Russia, dove è stato scoperto un doping di stato, nessuno si è dimesso e si sta già pensando, come riammetter la squadra ai Giochi olimpici di Rio". Lo ha detto il marciatore Alex Schwazer, dopo aver testimoniato in tribunale a Bolzano durante il processo contro i medici Fidal Giuseppe Fischietto e Pierluigi Fiorella.

"Lo dico da anni che in Russia c'è un sistema di doping e la prova sono i 30 casi di positività scoperti solo tra i marciatori. Prima d'ora nessuno si era mai preoccupato di fermarli", ha aggiunto Schwazer.

Anche durante l'udienza l'altoatesino ha parlato degli avversari russi e della sua scelta di doparsi. "Ero in un tunnel" - ha detto - e a Londra 2012 "volevo partire alla pari con i russi".