Pellegrini portabandiera a Rio: "Sarebbe un sogno, chiedete a Malagò"
OlimpiadiL'ipotesi di vedere la campionessa di nuoto come alfiere azzurro alla cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi, prende piede. Federica: "Per me sarebbe la ciliegina sulla torta di tanti anni di carriera". Il presidente del Coni Malagò: "Aspettiamo la Giunta di aprile"
"Io portabandiera a Rio 2016? Chiedete al presidente Malagò". Se ne parla da un po’ di tempo, ma l’idea di vedere Federica Pellegrini a fare da apripista alla delegazione azzurra alle prossime Olimpiadi in Brasile, prende sempre più piede. E lei, a margine della festa per i 120 anni della Gazzetta dello Sport, ha risposto così a chi le chiedeva conferme alla notizia. "Io veramente non so niente - ha aggiunto -. Quindi, decideranno lui, il Coni e la Giunta del Coni. Quando lo saprete voi, lo saprò anch'io". A chi gli chiedeva se fosse un sogno o un obiettivo la campionessa ha risposto: "Un sogno, un obiettivo no. Nel senso che ovviamente mi farebbe piacere e sarebbe un po' una ciliegina sulla torta dopo tanti anni di carriera".
Malagò: "Deciderà la Giunta" - "Avevamo detto di aspettare la Giunta di aprile per correttezza e rispetto, abbiate ancora pazienza. Ho detto che probabilmente è una donna, che viene dall'acqua l'hanno detto i giornalisti. Magari uno va per deduzione...", ha sorriso Malagò nel pomeriggio ai giornalisti, a margine della cerimonia di premiazione delle benemerenze del Coni Lombardia.
Gli atleti qualificati - Nella sede del Circolo di Presidio dell'Esercito di Milano sono stati celebrati atleti, dirigenti e società per i risultati di quest'anno e si pensa già a Rio. A oggi sono qualificati 171 atleti e "in proiezione avremo un numero superiore a quello del 2008 e del 2012 (281, ndr) - ha spiegato il numero uno del Coni -. Ogni anno è più difficile qualificare atleti, quindi il lavoro è di qualità. E' chiaro che la differenza la faranno le squadre ancora impegnate nelle qualificazioni, la pallavolo femminile, la pallanuoto e la pallacanestro maschili. Le aspettative sono riuscire a fare quello che si è fatto a Londra, tenendo presente che nel programma olimpico non ci sono gare come il fioretto femminile a squadre e la sciabola maschile, quindi almeno quelle medaglie non si possono rivincere".
Le medaglie attese - Il presidente del Coni si attende almeno 25 medaglie, "di cui 3 dalla vela, anche se il presidente federale Croce dice due e mezza. Ci sono delle discipline in cui a Londra si è fatto meno bene e a Rio speriamo di ottenere qualche cosa in più, ad esempio dal ciclismo e dalla pista. Penso onestamente che nel tennis qualcosa possa e debba uscire, e la stessa atletica ha prospettive diverse. Poi ci sono tremila variabili che possono incidere sui risultati finali. Nessuno - ha concluso - si porta la medaglia da casa, ma non vale solo per gli italiani".