Caso Lochte, fischi e insulti per i nuotatori Usa

Olimpiadi
Jack Conger si rifugia in macchina all'uscita dalla stazione di polizia (foto getty)
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Il giallo sulla (presunta) rapina denunciata dal campione americano. Gli inquirenti: "Si sono inventati tutto". Il comitato olimpico statunitense attacca: "Comportamento inaccettabile dei nostri atleti". Bentz e Conger presi di mira dai brasiliani all'uscita dalla stazione di polizia

Ci sarebbe una rissa con la sicurezza del distributore di benzina citato da Lochte alla base della controversa nottata dei quattro nuotatori Usa alle Olimpiadi, che hanno poi denunciato una rapina salvo dover cambiare di nuovo versione dei fatti. Secondo i media brasiliani, la polizia di Rio ha in mano il video del distributore da cui emerge che uno dei quattro avrebbe scatenato una rissa dopo aver anche danneggiato la porta del bagno al quale era andato.

L'interrogatorio della polizia - Gunnar Bentz e Jack Conger sono stati interrogati per quattro ore in una stazione di polizia, ma si sono rifiutati di rispondere e la circostanza ha ulteriormente insospettito la polizia. Intanto, Ryan Lochte parlando con la catena americana NBC aveva cambiato versione: non più un'imboscata, non più una pistola alla tempia, ma una rapina al distributore. Che però aveva telecamere di sicurezza interna a riprendere la scena.

Tensione fuori dal commissariato - Momenti di alta tensione nel quartiere di Leblon, uno dei più chic di Rio de Janeiro, quando i due nuotatori americani Gunnar Bentz e Jack Conger hanno lasciato il commissariato di zona in cui erano stati accompagnati dalle forze dell'ordine locali. Ben presto si è sparsa la voce che i due si trovavano nei pressi, e un folto gruppo di brasiliani si è radunato e ha cominciato a fischiarli sonoramente e a insultarli mentre uscivano dalla stazione di polizia. Un uomo è anche riuscito ad avvicinarsi e a dare una tirata d'orecchi a uno degli statunitensi. La calma è tornata solo dopo che i due nuotatori sono riusciti a salire su un'auto che li ha portati via.

Ritorno negli Stati Uniti - Dopo essere stati interrogati dalla polizia, Bentz e Conger sono ritornati negli Stati Uniti. Il comitato olimpico degli Stati Uniti si è scusato con il popolo brasiliano per il comportamento dei quattro nuotatori Usa: "Il comportamento di questi atleti è inaccettabile, non rispecchia i valori della squadra statunitense", ha dichiarato Scott Blackmun, capo del comitato olimpico americano. 

Il distributore danneggiato - "Ryan Lochte e i suoi tre compagni della squadra olimpica Usa si sono inventati la storia di una rapina armata ai loro danni a Rio De Janeiro" ha detto all'Associated Press uno degli inquirenti, chiedendo di non essere citato. La stessa fonte ha aggiunto che due dei nuotatori, Conger e Bentz, hanno anche ammesso di essersi inventati la storia. Questa la ricostruzione dei fatti, secondo la fonte. Intorno alla sei del mattino, domenica, i quattro si sono fermati a un distributore di benzina di Barra de Tijuca, non lontano dal villaggio olimpico, e uno di loro ha cercato di aprire la porta dei bagni esterni, chiusa a chiave. Alcuni di loro hanno poi tentato di forzare la porta, danneggiandola. Poco dopo è arrivato il gestore del distributore che aiutato da un cliente-traduttore ha chiesto ai nuotatori di rimborsargli i danni. Dopo una discussione, i quattro hanno accettato di pagargli una certa somma, e poi hanno lasciato la stazione di servizio.

La prima versione dei fatti - Lochte e i tre compagni di nazionale avevano raccontato di essere stati rapinati mentre tornavano da una festa al villaggio olimpico, da tre banditi vestiti da poliziotti, uno dei quali avrebbe puntato una pistola alla tempia proprio a Lochte. Le autorità brasiliane non avevano creduto alla versione, mercoledì avevano emesso un'ordinanza che vietava ai quattro di lasciare il Paese. Gunnar Bentz e Jack Conger erano stati bloccati mentre tentavano di imbarcarsi su un volo per gli Stati Uniti.


"Un errore, la vita va avanti..." - Le autorità di Rio 2016 minimizzano la bravata dei quattro nuotatori Usa, accusati dalla polizia brasiliana di avere distrutto i bagni di un distributore di benzina e di aver tentato di mascherare la vicenda denunciando un rapina, come testimonia appunto un video di sicurezza. Il portavoce del comitato organizzatore, Mario Andrada, ha detto, nel suo briefing quotidiano odierno: "Questi ragazzi hanno cercato di divertirsi, hanno cercato di rappresentare il proprio Paese sfruttando il meglio dei loro talenti. Hanno gareggiato sotto una pressione gigantesca: lasciamoli respirare. Ogni tanto si fanno stupidaggini e poi ci si pente. Si sono divertiti, hanno fatto un errore, la vita va avanti".