Malagò: niente piano B. La Raggi spiegherà al Cio

Olimpiadi
Il sindaco di Roma Virginia Raggi e il suo vice Daniele Frongia (LaPresse)
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Il numero uno del Coni: "Sono possibili piani alternativi per andare avanti col progetto, ma non è la strada giusta". Dopo il rifiuto a ospitare le Olimpiadi, il Campidoglio prepara i prossimi passi per chiudere la partita: in una lettera al Comitato olimpico internazionale, la Raggi espliciterà i motivi del no a Roma 2024

Prima la mozione da votare in Aula per dire no alle Olimpiadi e poi una lettera del sindaco Virginia Raggi al Cio per esplicitare il no dell'amministrazione capitolina alle Olimpiadi. Questi gli step che il Campidoglio sta preparando per chiudere la partita Roma 2024.

Lettera al Cio - Probabilmente la mozione del Movimento 5 Stelle per chiedere al sindaco e alla giunta comunale di ritirare l'appoggio alla candidatura di Roma sbarcherà in aula martedì 27 settembre. Una volta approvata, cosa prevedibile visto che i consiglieri del M5S in aula Giulio Cesare sono 29 su 48, la Raggi scriverà al Cio per esplicitare la nuova volontà del Campidoglio. E' quanto si apprende dall'amministrazione capitolina. Non ci sarebbe bisogno dunque di alcuna delibera.

Malagò: "Raggi a pranzo? Non è un problema" - Il presidente del Comitato olimpico Giovanni Malagò è tornato poi sull’incontro saltato in Campidoglio nel primo pomeriggio di mercoledì. "Il sindaco Raggi era a pranzo mentre noi aspettavamo? Onestamente non mi sembra quello il problema, poi i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Ma mi sembrano cose marginali rispetto ad altre questioni".

L’ipotesi piano B - Giovanni Malagò ha parlato poi anche di un’eventuale piano alternativo del Coni per aggirare il no del Comune. "Teoricamente ci sono diversi piani B: ma non è la strada giusta. Perderemmo credibilità. In passato ci sono stati Paesi che hanno continuato a sostenere la candidatura quando ci sono stati problemi con i comuni: hanno sostituito con un commissario le prassi tradizionali. Ma io dal primo giorno ho sostenuto che questa non sia la strada giusta".

Il Comune: "Reagiremo alle accuse" - "Se verremo citati per danno erariale reagiremo". Così fonti qualificate del Campidoglio all'Ansa spiegano la linea che adotterà il Comune nel caso il Coni avvii un'azione dopo l'approvazione in Aula della mozione sul No alle Olimpiadi. Secondo quanto si apprende dagli uffici capitolini, nel caso "di una notifica di azioni legali contro il Campidoglio da parte del Coni", predisporranno una difesa percorrendo azioni legali a loro volta.

Bianchedi: "Non è finita, andremo avanti" - "Non è finita perché non è con una conferenza stampa che si annulla una decisione presa dall'assemblea capitolina. Questa è una mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni. Non si può scavalcare l'assemblea senza riconsultarla. Ho detto alla mia squadra che andremo avanti, se ci sarà un atto formale che interromperà la nostra candidatura, ne prenderemo atto". Lo ha detto a Sky TG24 Diana Bianchedi, coordinatrice del Comitato promotore di Roma 2024, parlando della scelta del sindaco di Roma di non candidare la capitale ai giochi olimpici del 2024. In merito alla scelta del sindaco Raggi di non presenziare all'incontro previsto con Malagò e Pancalli, Bianchedi aggiunge: "Credo che far attendere più di trenta minuti il presidente Pancalli, che era appena rientrato da Rio dalle Paralimpiadi, il presidente del Coni e tutto il mondo dello sport sia una mancanza di rispetto”.

Frongia: "Al Senato sarà il secondo tempo di mercoledì" - Il vicesindaco con delega allo sport Daniele Frongia ha parlato con i giornalisti anche dell’audizione sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 prevista in commissione al Senato: "Io e la sindaca andremo lì a rispondere alle domande. Per noi sarà un incontro piacevole anche per approfondire alcuni temi relativi alla candidatura. Il 27 settembre sarà il secondo tempo rispetto a mercoledì".

Tavecchio: "Ero per il sì ai Giochi" - "Roma 2024? Oggi sono contento di parlare di Euro 2020. La situazione è particolare. Il calcio fa parte delle Olimpiadi e spero di andarci in futuro. Non sarebbe serio se dicessi noi vogliamo le Olimpiadi, sono problematiche che superano in questo momento gli interessi miei e riguardano un movimento politico nazionale e quella che è l'iniziativa del Coni, che io condivido, portare le Olimpiadi nella Capitale. Roma rifiuta le Olimpiadi? L'Italia non rifiuta niente". A margine della presentazione del logo di Euro Roma 2020, il presidente della Figc Tavecchio ha commentato il no della sindaca Raggi ai Giochi del 2024.

Il ct del Settebello Campagna: "Sarebbe stata un’emozione unica" - A margine dell'apertura della mostra “Emotions of the Athletic Body” all'Armani Silos di Milano, atleti e commissari tecnici delle Nazionali si sono schierati contro la decisione del sindaco di Roma Virginia Raggi di ritirare la candidatura di Roma2024. Sandro Campagna, ct della Nazionale di pallanuoto maschile, ricorda l'esperienza vissuta ad Atene 2004 quando era allenatore della Grecia: "I Giochi in casa sono un'emozione unica. Danno una spinta incredibile agli atleti. Ne ero estasiato io che non sono greco, figurarsi cosa avrebbe significato viverle a Roma. E' un vero peccato anche se la decisione era nell'aria: era la mia ultima possibilità". Dello stesso parere anche Giuseppe Vicino, bronzo olimpico a Rio nel '4 senza' del canottaggio: "Vivo questo no come una delusione. Il terzo posto a Rio non mi ha soddisfatto in pieno: mi sarebbe piaciuto arrivare a Roma, vincere l'oro ed entusiasmare il popolo italiano. Le Olimpiadi sarebbero state una grande possibilità per il Paese: investimenti sulle infrastrutture e crescita per il movimento sportivo".