Olimpiadi, basket: Italia battuta ma non ridimensionata, vince l'Australia 86-83
Dopo il convincente successo dell'esordio contro la Germania, l'Italia di Meo Sacchetti si piega solo all'ultimo possesso contro la nazionale australiana che può contare su ben 7 giocatori NBA. Ancora molto positivo Simone Fontecchio, gli azzurri pagano lo stradominio a rimbalzo offensivo degli australiani
ITALIA-AUSTRALIA 83-86 | IL TABELLINO
Dopo l'incoraggiante successo dell'esordio contro la Germania, l'Italia di Meo Sacchetti si ritrova davanti un avversario difficile, sicuramente il più scomodo del nostro girone. L'Australia guidata dal portabandiere olimpico Patty Mills conta infatti ben 7 giocatori NBA a roster e l'esperienza di un gruppo che da tanti anni gioca assieme è una carta a favore della selezione "green&gold". Gli azzurri però confermano quanto di buono fatto vedere contro i tedeschi: il primo quarto è ad alto punteggio, con gli attacchi che funzionano meglio delle difese e la gara che si mantiene sulla perfetta parità (25-25 dopo i primi dodici minuti). Calano un po' le percentuali nel secondo periodo ma non cambia l'equilibrio che contraddistingue la gara: Simone Fontecchio è ancora una volta il nostro trascinatore offensivo, in difesa si fa notare Melli, molto attivo nella prima parte di gara. Difensivamente si mette in luce anche Matisse Thybulle tra i nostri avversari: il giocatore dei Sixers è ovunque, mentre in attacco Mills, Ingles con il tiro da tre e Landale sotto canestro mantengono in gara gli australiani, che però chiudono il primo tempo sotto di un punto, 45-44.
Il secondo tempo
Coach Sacchetti decide di andare con Nico Mannion in quintetto in apertura di terzo quarto e il giocatore dei Golden State Warriors lo ripaga con una prova davvero solida, dimostrando carattere e grande fiducia (21 punti e 7 assist alla fine per lui). Gli azzurri iniziano a far fatica in attacco, l'Australia ci tiene a soli 17 punti segnati nel terzo periodo e allora quando arrivano agli ultimi dodici minuti gli azzurri devono inseguire, sotto 65-62. Purtroppo però il quarto quarto conferma la solidità dei nostri avversari, che dominano soprattutto sotto i tabelloni offensivi, generando seconde opportunità che costringono la difesa azzurra agli straordinari, indebolendo la nostra resistenza. Alla fine saranno 16 i rimbalzi offensivi catturati dai lunghi australiani (5 per Baynes, 4 per Landale), da cui derivano 17 punti che forse fanno la differenza nel punteggio finale (l'Italia da seconde opportunità ne ricava solo 5). Gli azzurri sono bravi a non mollare mai - anche perché la differenza punti può fare la differenza nella classifica finale del girone - e con i punti di Mannion e Fontecchio (ancora top scorer azzurro a quota 22) si mantiene in gara fino alla fine. Mills e compagni però non sbagliano dalla lunetta e ci condannano alla prima sconfitta olimpica, che però non ridimensiona la nazionale di Meo Sacchetti né per il gioco (e il carattere) mostrato in campo contro un avversario di tutto rispetto, né per le implicazioni di classifica. Ci si gioca tutto contro la Nigeria, all'alba di sabato 31 luglio. Ma questa Italia (che forse deve chiedere qualcosa di più a Danilo Gallinari, solo 5 punti e 5 tiri per lui contro l'Australia) fa ben sperare.