Chi è Francesca Lollobrigida, argento nello speed skating a Pechino 2022

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Danilo Freri

Danilo Freri

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Pronipote della celebre attrice Gina, un passato nel pattinaggio a rotelle e la scelta del ghiaccio per inseguire il sogno olimpico. Chi è Francesca Lollobrigida, la prima medaglia azzurra all'Olimpiade di Pechino

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Il pattinaggio a rotelle non è uno sport olimpico. E non può regalare ad atleti formidabili la gioia più grande, la sensazione di una carriera compiuta, e quel po’ di gloria e celebrità. Per questo molti vanno a cercare tutte queste cose sul ghiaccio. Non è un passaggio facile, ma si può fare. L’ha fatto anche Francesca Lollobrigida, 16 titoli mondiali a rotelle in varie specialità e poi la decisione di trasferirsi da Frascati a Baselga di Pinè per inseguire una medaglia alle Olimpiadi. Inseguimento completato. Francesca ha vinto l’argento nei 3000 metri del pattinaggio di velocità in pista grande. La prima medaglia femminile in questa disciplina sport che di podi ne ha visti tanti ma sulla pista più corta dello short track. Si toglie subito un pensiero che era diventato fisso, alla prima gara della sua terza olimpiade. 

Il coraggio di un inseguimento complicato

L’inseguimento è stato complicato. Ripartire sul ghiaccio e lasciare il mondo delle rotelle dove aveva vinto tutto è stato coraggioso. E’ un punto e a capo. Bisogna imparare di nuovo a pattinare. Anche per lei che ha iniziato a 14 mesi, spinta da papà Maurizio che con le rotelle è stato un campione nelle lunghe distanze. Alle Olimpiadi c’è arrivata, a Sochi da debuttante ha fatto esperienza. Poi è diventata forte, e a Pyeongchang ha fatto l’esperienza di arrivare da favorita e conoscere l’amarezza della sconfitta. Pressione. Tanta attesa, mille domande e interviste per una medagli annunciato che hanno agitato l’animo di chi si allena e gareggia facendo i conti solo con la propria fatica, con il rumore del proprio respiro e di quello dell’avversario. Francesca Lollobrigida ha imparato dalle vittorie e dalle sconfitte, ha deciso di accettare la pressione perché con le vittorie in Coppa del Mondo se l’è cercata. La pressione dopotutto è un privilegio. Doveva solo pattinare come sa fare, per lei e per la sua famiglia che l’ha sempre convinta a crederci ancora. Tutto ha trovato un senso in questa ultima batteria dei 3000 a Pechino, battuta solo dal fenomeno olandese Schouten con il record olimpico. E’ la medaglia della maturità. Le cose devono arrivare al momento giusto. E’ questo. Ora ci saranno altri momenti. Il 7 febbraio ci soni i 1.500 e Francesca compirà 31 anni. Poi i 5.000 e la Mass Start. Alla fine di Pechino potremmo avere un’altra star che si chiama Lollobrigida. Come zia Gina che però, dice, non ha mai conosciuto. Francesca ama vestire il rosa e il lilla, ama gli abbinamenti con i suoi colori preferiti. Ci starà bene anche l’argento adesso.

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