Malagò: "Collare d'oro a Stano. Nuoto, Italvolley e Goggia le imprese del 2022"
OlimpiadiA margine della consegna dei Collari d'Oro, Giovanni Malagò ha rilasciato alcune dichiarazioni. Dalle dimissioni di Trentalange alle imprese sportive degli azzurri, sono diversi i temi trattati dal Presidente del Coni
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha parlato al termine della cerimonia di consegna dei Collari d'Oro del 2022. Il numero uno dello sport italiano si è espresso sulle dimissisoni del presidente dell'AIA Alfredo Trentalange: "Può colpire che due componenti del calcio si siano dimesse, ma sono due casi diversi. Trentalange domenica mi ha chiamato e mi ha detto di essere in pace con la sua coscienza, che si considera estraneo e che si sottoporrà a giudizi e valutazioni della giustizia sportiva. Mi ha detto che si è dimesso di fronte a un alto rischio di commissariamento dell'AIA e secondo me è un gesto da apprezzare". Poi, Malagò ha parlato così delle dimissioni di Ghirelli, ex presidente della Lega Pro: "E' un dirigente sportivo che conosciamo da anni. Ha portato una modifica dei format dei campionati ed è chiaro che se non viene approvata c'è un problema: vuol dire che è venuto meno il rapporto di fiducia tra assemblea e presidente. Ha fatto un gesto di grande rispetto e dignità".
Malagò: "Pensiamo a un premio intitolato a Sconcerti"
"Sono andato stamane alla camera ardente di Mario Sconcerti. Prevediamo un premio intitolato a Mario, che lo ricordi come il premio Tosatti" - dichiara il presidente del Coni Malagò - "Magari rivolto alle giovani e ai giovani che si avvicinano alla professione del giornalista. Penso che farebbe molto piacere a Mario: stiamo studiando le modalità per ricordare il suo prestigio professionale, la moglie e la figlia di Mario sono state molto contente di questo". Con l'occasione, Malagò ha anche annunciato l'istituzione di tre borse di studio riservate ad aspiranti giornalisti.
Malagò: "Assegnato il collare d'oro a Stano"
La giunta del Coni ha conferito il Collare d’oro, la massima onorificenza nello sport italiano, al campione olimpico della marcia Massimo Stano. A margine della giunta, Malagò ha motivato così la scelta: "Ha vinto il mondiale a Eugene quest’anno. Inoltre, la marcia sta cercando di capire anche quale sarà la disciplina olimpica di Parigi. Ci sarà un discorso a squadre, ma la gara di Eugene di Stano per noi rientra nella massima competizione podistica, una cosa che abbiamo fatto motu proprio".
Malagò: "Finale del Mondiale spot per il calcio"
Nel proseguo delle sue dichiarazioni, Malagò si è soffermato anche sull'edizione appena andata in porto del Mondiale in Qatar: "All'inizio le partite non le vedevo un po' per rabbia e un po' perché non avevo tempo. La finale è stata uno sport per il calcio e per il mondiale: c'erano tutti gli ingredienti per fare il più alto spettacolo". Prosegue poi Malagò: "Non è stata la partita più bella della storia del calcio. Per essere bella bisogna giocarla in due e fino al 79' non mi sembrava fosse così. E' stata la finale di un campionato del mondo più bella di sempre".
Malagò: "Nuoto, Italvolley e Goggia le imprese del 2022"
In conclusione, il presidente del Coni ha risposto così a una domanda sulle migliori imprese sportive del 2022: "Direi quelle inaspettate. L'impresa della pallavolo dopo Tokyo, con il titolo mondiale maschile e gli altri successi giovanili, ma anche la vittoria di Sofia Goggia con il braccio messo in quel modo è stata impressionante. La terza direi la stagione del nuoto: tra staffetta, le vittorie di Ceccon e quelle di Gregorio Paltrinieri che è sempre di più un fenomeno assoluto".