Mattia Furlani, è bronzo nel salto in lungo alle Olimpiadi di Parigi 2024

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L'azzurro vince il bronzo nel salto in lungo a soli 19 anni. Oro a Tentoglou, argento a Pinnock. Furlani vola a 8.34 al primo salto, misura poi replicata al quinto tentativo. "L'emozione più grande della mia vita, ma ora voglio continuare a scalare le classifiche e diventare primo. Bisogna dare tempo e fiducia ai giovani, un atleta ha bisogno di fare esperienza"

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Eccola, la prima medaglia dall’atletica per l’Italia. A regalarcela è Mattia Furlani nel salto in lungo, al termine di una finale che lo vede piazzarsi al terzo posto dietro all’inarrivabile campione greco Tentoglou e al giamaicano Pinnock. Il diciannovenne azzurro (sì, conviene ripeterlo: 19 anni), dopo l’argento ai Mondiali indoor di Glasgow e quello agli Europei di Roma di giugno (sempre alle spalle di Tentoglou), piazza un 8.34 al primo salto che vale subito un pezzetto di medaglia. A Tentoglou servono un paio di tentativi per scavalcarlo (8.48), poi anche il giamaicano Pinnock vola a 8.36, due centimetri in più di Furlani. Il secondo salto di Furlani è un ottimo 8.25, poi due nulli al terzo e al quarto tentativo, al quinto replica l'8.34 ritrovando una battuta strepitosa: appena 2 cm lasciati sull'asse, e a ripensarci sono proprio quei 2 cm che lo separano dall'argento. Le speranze di migliorare il bronzo, già certo dopo che lo svizzero Ehammer non migliora il suo 8.20, stanno tutte nell'ultimo salto, in cui non va oltre l'8.27. Risultato strepitoso, che arriva a quarant'anni dal bronzo di Giovanni Evangelisti a Los Angeles 1984. Ma con la consapevolezza che il futuro sia tutto dalla parte dello "Spiderman" azzurro.

"Tempo e fiducia ai giovani"

"Così sembro un piagnone... è l'emozione più grande della mia vita”, il commento a caldo di un Furlani emozionatissimo e commosso. “Volevo dare il massimo in questa competizione ed ero consapevole di poter arrivare a un risultato del genere. Ci ho creduto fino alla fine e ci sono riuscito, non ho parole. E' stata una delle migliori gare della mia carriera dal punto di vista della tecnica. Sono contento che questo sia venuto fuori. Sul lato emotivo non ho parole, è la dimostrazione che per i risultati ci vuole tempo, bisogna dare tempo ai giovani. Sono sicuro che questo processo continuerà, bisogna dare fiducia a tutti i ragazzi della mia età. Qualsiasi atleta ha bisogno di fare esperienza per raggiungere determinati risultati. Una medaglia olimpica l'avevo sempre sognata nella mia piccola carriera. Spero che sia solo la prima di una lunga serie. Ora me la godo, poi cercherò di andare sempre più lontano".

"Futuro? Voglio diventare il migliore"

Poi le dediche: “È una medaglia che è per tutti e non solo per me, ho sentito vicini tutti gli italiani sia dal vivo qui sugli spalti che tramite i social. Mi hanno dato un supporto incredibile, un bacio ed un abbraccio a tutti e ci rivediamo sul podio. Cosa sogno adesso? Di andare sempre più in grande perché sono consapevole di poter raggiungere qualsiasi risultato mi imponga. Voglio andare sempre più in alto, anzi in lungo. Cercherò di scalare sempre di più le classifiche fino a diventare primo”. Infine, beata gioventù, guardando al futuro vede ancora tante strade apertissime davanti a sé. E ricordando quel campionato italiano Allievi nel 2021 in cui vinse il titolo sia nel lungo che nell’alto, commenta: “Chissà, magari tra 10 anni mi ritroverò a competere all’Olimpiade nel salto in alto, tutto è possibile nella vita e nella carriera di uno sportivo…”.