Imane Khelif, salita alla ribalta all'inizio dell'Olimpiade per l'abbandono tra mille polemiche dell'azzurra Carini agli ottavi di finale, si è laureata campionessa olimpica nel torneo di boxe femminile, categoria 66 kg. Battuta ai punti in finale la cinese Liu Yang
Imane Khelif spazza via le polemiche e si mette la medaglia d'oro al collo. La pugile algerina, protagonista di una dura diatriba politica a livello mondiale sulla sua iperandroginia, è la nuova campionessa olimpica nella categoria 66 kg. Nella finalissima, disputata sul ring allestito al centro dello stadio Philippe-Chatrier del Roland Garros, Khelif ha battuto ai punti la cinese Liu Yang. Con lei esulta tutta l'Algeria: con questo trionfo regala infatti al suo paese anche il record di ori vinti in un'Olimpiade, due (oltre a quello della ginnasta Kaylia Nemour) come nei Giochi del Centenario ad Atlanta. Khelif era finita in un vortice di polemiche dopo che l'italiana Angela Carini aveva abbandonato il ring agli ottavi di finale dopo meno di un minuto. L'algerina era stata infatti da più parti accusata di non rispettare i 'parametri' per partecipare al torneo olimpico, fatto poi smentito dal Cio in una nota.