Team USA, Embiid a Sky: "Oggi voglio l’oro contro la Francia, in futuro con il Camerun"

Olimpiadi

Dario Costa

È stato il giocatore più discusso delle Olimpiadi, tra prestazioni personali deludenti e fischi del pubblico francese che non gli perdona di aver preferito Team USA a Les Bleus. In semifinale contro la Serbia, però, Joel Embiid è stato grande protagonista e ora affronta proprio la Francia per l’oro. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono in diretta su Eurosport, con 10 canali a disposizione degli abbonati Sky. Diretta della partita dalle 11  su Eurosport 6 canale 254 di Sky 

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Joel Embiid era tra i giocatori più attesi a Parigi 2024, un po’ perché la sua scelta di giocare per Team USA invece che per la Francia aveva scatenato polemiche poi trasformatesi in fischi da parte del pubblico, prima a Lille e poi a Parigi, e un po’ perché da sempre il centro dei Sixers è uno dei protagonisti più schietti davanti ai microfoni. Fino alla semifinale con la Serbia, però, il suo apporto agli Stati Uniti era stato assai modesto, tra qualche distrazione difensiva di troppo e una condizione fisica apparsa precaria. Il confronto con Nikola Jokic ha però galvanizzato Embiid, autore di 19 punti con 8/11 dal campo nella clamorosa rimonta che ha portato gli americani in finale. Una finale dove dall’altra parte ci sarà proprio la Francia: uno scontro attesissimo, con Embiid al centro, in tutti i sensi. E, prima della finalissima che vale l’oro, la stella di Philadelphia ha parlato della sua esperienza olimpica, delle polemiche che l’hanno accompagnato e di possibili colpi di scena futuri.

 

 

Domani, contro la Francia, ci sarà in palio la medaglia d’oro, pensi che una vittoria cambierebbe la percezione che tifosi e appassionati, soprattutto quelli che non tifano per Philadelphia, hanno di te?

 

Non necessariamente. Ovviamente vincere l’oro sarebbe stupendo, ma non penso che cambierà la mia carriera. Ho già raggiunto molti obiettivi e continuo a inseguirne alti, pensando giorno per giorno a ciò che devo fare.

 

Qual è l’impressione che ti stai facendo di questa tua prima esperienza a livello internazionale, arrivata quando hai ormai trent’anni? È stato difficile fin qui? Senti che potrebbe essere una cosa che rifaresti?

 

Non è facile, stare via così a lungo da casa, però qui a Team USA abbiamo un gruppo fantastico e i tifosi ci hanno dato una grande mano. Ci siamo divertiti fin qui, anche perché giochiamo in una bellissima città. Per il futuro vedremo, ma credo che potrei ritentarci, magari non con Team USA, magari con il Camerun [paese natale di Embiid N.d.R.]. Ad ogni modo è stata una bellissima esperienza, e sarà ancora più bella se vinceremo la medaglia d’oro.

 

Giocare per Team USA ti è piaciuto più di quello che pensavi? Potresti sottolineare le emozioni delle ultime settimane? 

 

Sono tantissime. Una cosa davvero divertente è stata scendere in campo con questi ragazzi. Sono stati fantastici, ci sono alcuni tra i migliori giocatori di sempre e far parte di un gruppo così è uno dei motivi principali per cui ho scelto Team USA. E, come contro la Serbia, quando abbiamo dovuto rimontare, ci sono stati momenti indimenticabili che segneranno questa esperienza. Giocando con compagni di quel talento ogni azione è una sfida, non sai mai cosa può succedere e devi essere sempre pronto. Sto imparando davvero tantissimo in queste settimane.

Joel e la Francia: un rapporto complicato

 

In finale c’è la Francia, con la medaglia d'oro in palio. Ovviamente la tua scelta di preferire Team USA alla Francia ti ha attirato molte critiche e l’atmosfera nei palazzetti fin qui non è stata delle migliori. Tutto questo rappresenta una ulteriore motivazione per te in vista della partita?

 

Non ho capito il motivo di tante critiche. Ho vissuto metà della mia vita negli Stati Uniti e l'altra metà nel mio paese, il Camerun. Come ho detto fin dall’inizio, tutti sapevano che se il Camerun si fosse qualificato per le Olimpiadi, avrei giocato con loro. Negli Stati Uniti ho la mia famiglia, ed è il paese dove ho fatto le cose più importanti della mia carriera. E poi conoscevo bene il gruppo di ragazzi con cui avrei giocato. Il resto non mi interessa, voglio solo vincere l’oro. Poi mi conosco: il pubblico mi fischierà e io risponderò mandandoli a quel paese e sarà divertente.

 

Un paio di settimane fa hai affermato che LeBron e Steph erano vecchi e non potevano più giocare come un tempo. Contro la Serbia in particolare, però, hanno entrambi giocato una partita mostruosa, sei stato sorpreso? 

 

Penso che voi giornalisti dovreste fare meglio il vostro lavoro per ascoltare e poi riportare davvero tutto ciò che diciamo. Non direi mai che LeBron e Steph che non sono più dei grandi giocatori, sono straordinari. Ed è stato straordinario guardarli in azione: LeBron è ancora un maestro. È stato divertente guardarlo, anche perché arrivato alla sua età probabilmente io non giocherò più! Quando invecchi, magari non hai più lo stesso passo e non sei più come eri prima, ma questo non significa non poter essere ancora dei giocatori grandiosi, come LeBron e Steph. È questo ciò che ho detto allora e che penso anche adesso.

 

Da un punto di vista strettamente tecnico, credi che giocare con gente del calibro di LeBron, Steph o anche Kevin Durant rappresenti un’opportunità di crescita per te? Credi che uscirai un giocatore migliore dopo un mese abbondante con Team USA?

 

Io sono prima di tutto un amante del gioco e durante la stagione guardo tantissime partite, quindi è una grande emozione scendere in campo con giocatori che ho ammirato così a lungo. Di certo sono i migliori giocatori con cui io abbia mai giocato e, da innamorato del basket, anche solo guardare ciò che fanno così da vicino è fantastico..

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