Dondi: ''Coppa del Mondo in Italia per la svolta''

Rugby
Giancarlo Dondi è stato eletto Presidente Fir per la quarta volta
dondi

Il presidente della Federugby fissa gli obiettivi della Fir e della Nazionale: ''Abbiamo conseguito grandi risultati, ora vogliamo entrare in pianta stabile tra le prime otto del ranking''

VAI AL FORUM DEDICATO AL RUGBY. ANTONIO RAIMONDI RACCONTA IL MONDO DELLA PALLA OVALE

La Coppa del Mondo da organizzare in Italia "per la svolta del rugby italiano". E poi ancora la Nazionale "tra le prime 8" nel ranking dell'Irb, la sede della Federazione da portare allo stadio Flaminio. Appena riconfermato a Bologna alla guida della Federugby, Giancarlo Dondi parla degli obiettivi futuri passando anche per i motivi che lo hanno spinto a candidarsi per quello che sara' il suo quarto mandato consecutivo. "Ho deciso di presentarmi per la presidenza seguendo l'invito di molti, con l'obiettivo di portare a compimento un ambizioso progetto iniziato ormai dodici anni orsono. In questo momento di generale difficolta' economica - ha spiegato - La Fir ha saputo accrescere il proprio bilancio, in assoluta controtendenza, e ritengo che vi siano tutte le premesse necessarie per un'ulteriore crescita. Ringrazio i consiglieri federali che mi hanno affiancato in questo quadriennio e, più in generale, tutti i componenti del nostro movimento".
"Oggi la Fir è la tra le prime dieci Federazioni al mondo - ha ricordato ancora - abbiamo gli stessi diritti e doveri e gli stessi introiti delle Nazioni tradizionalmente più forti e, in maggio, siamo entrati nel Comitato Esecutivo dell'International Rugby Board: sintomo che abbiamo conseguito grandi risultati".

Capitolo Nazionale -  "E' il traino del nostro movimento - ha detto ancora Dondi - è entrata tra le prime 10 del ranking Irb, chiudendo tra l'altro al quarto posto nel Sei Nazioni 2007.  "Vogliamo entrare in pianta stabile tra le prime otto del ranking: penso che sia un obiettivo percorribile, la Nazionale è la massima espressione del movimento, e come il movimento ha voglia di crescere. Ma vogliamo anche allargare la base: poco tempo fa pensare a centomila tesserati era un'utopia, adesso è il nostro obiettivo per i prossimi quattro anni, così come una gestione aziendale dello stadio Flaminio e la creazione di un rugby-day, sempre al Flaminio, dove concentrare le finali dei campionati nazionali. Oggi abbiamo un sito internet estremamente seguito, lo integreremo con un canale webtv da dedicare al rugby italiano. E progetteremo un'Accademia arbitrale, per avere finalmente direttori di gara italiani nelle massime competizioni internazionali.