Gli azzurri di Mallett sono stati sconfitti anche dagli scozzesi 26-6 nel match di "Murrayfield", Edimburgo, valido per la terza giornata del torneo. Senza un miracolo casalingo contro Galles e Francia, l'Italia si aggiudicherà il "Cucchiaio di Legno"
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Un altro flop e il cucchiaio di legno si avvicina. L'Italrugby cade a Edimburgo, perde 26-6 contro la Scozia e colleziona la terza sconfitta in altrettante gare disputate nel 6 Nazioni. La prospettiva di chiudere il torneo all'ultimo posto e con una cinquina di k.o. diventa concreta: senza un miracolo casalingo contro Galles e Francia, l'Italia si aggiudicherà il 'riconoscimento' riservato alla selezione che chiude la competizione come fanalino di coda. E' a dir poco improbabile, infatti, che la selezione del ct Nick Mallett vista oggi a Murrayfield possa fermare i 'dragoni' o i 'bleus' nei match in programma a Roma il 14 e il 21 marzo.
Nella sfida più accessibile del torneo, gli azzurri regalano un'esibizione grigia: pochi squilli e l'ormai solita zavorra di errori. La Scozia rompe il ghiaccio dopo 5 minuti con il piazzato di Chris Paterson, che concede il bis al 12': 6-0 per gli highlanders in una partita che offre uno spettacolo mediocre. L'ovale vola da una metà campo all'altra in un ping pong che viene interrotto dalla fiammata di Alessandro Zanni. Al 20' la percussione del numero 6 fa da antipasto al drop di Sergio Parisse: 6-3.
La Scozia non fa nulla di eccezionale e si limita a sfruttare le ingenuità dell'Italia che concede altre due punizioni: Phil Godman ne trasforma una e lo score è 9-3 al 30'. Il mediocre pomeriggio degli azzurri prosegue con la sgangherata difesa che offre varchi invitanti a Simon Danielli: l'ala, innescata da un passaggio sospetto di James Morrison, ringrazia e al 35' firma la prima meta della giornata. Godman converte, il primo tempo si chiude con il piazzato fallito da Andrea Marcato e a metà gara l'Italia è sotto 16-3.
Gli azzurri sembrano in grado di regalare segnali incoraggianti all'inizio della ripresa. Si insediano nei 22 metri avversari, a caccia della meta che riaprirebbe l'incontro. Il possesso di palla è sterile e rinunciare a due piazzati per guadagnare metri si rivela una tattica improduttiva. Solo al 55' Luke McLean prende la mira verso i pali: 16-6. Chi spera nella rimonta del XV di Mallett rimane deluso. La Scozia, per 20 minuti impalpabile in fase offensiva, decide di accelerare e non trova resistenza.
Le due squadre corrono a velocità diverse: nessun azzurro riesce a opporsi a Thom Evans, Scott Gray firma la seconda meta scozzese al 62'. Paterson trasforma per il 23-6 al 66' e completa l'opera con il piazzato del 26-6. L'Italia non c'è più, con un pizzico di fortuna riesce ad evitare che il divario aumenti. Magra consolazione nell'ennesima giornata da dimenticare.
Un altro flop e il cucchiaio di legno si avvicina. L'Italrugby cade a Edimburgo, perde 26-6 contro la Scozia e colleziona la terza sconfitta in altrettante gare disputate nel 6 Nazioni. La prospettiva di chiudere il torneo all'ultimo posto e con una cinquina di k.o. diventa concreta: senza un miracolo casalingo contro Galles e Francia, l'Italia si aggiudicherà il 'riconoscimento' riservato alla selezione che chiude la competizione come fanalino di coda. E' a dir poco improbabile, infatti, che la selezione del ct Nick Mallett vista oggi a Murrayfield possa fermare i 'dragoni' o i 'bleus' nei match in programma a Roma il 14 e il 21 marzo.
Nella sfida più accessibile del torneo, gli azzurri regalano un'esibizione grigia: pochi squilli e l'ormai solita zavorra di errori. La Scozia rompe il ghiaccio dopo 5 minuti con il piazzato di Chris Paterson, che concede il bis al 12': 6-0 per gli highlanders in una partita che offre uno spettacolo mediocre. L'ovale vola da una metà campo all'altra in un ping pong che viene interrotto dalla fiammata di Alessandro Zanni. Al 20' la percussione del numero 6 fa da antipasto al drop di Sergio Parisse: 6-3.
La Scozia non fa nulla di eccezionale e si limita a sfruttare le ingenuità dell'Italia che concede altre due punizioni: Phil Godman ne trasforma una e lo score è 9-3 al 30'. Il mediocre pomeriggio degli azzurri prosegue con la sgangherata difesa che offre varchi invitanti a Simon Danielli: l'ala, innescata da un passaggio sospetto di James Morrison, ringrazia e al 35' firma la prima meta della giornata. Godman converte, il primo tempo si chiude con il piazzato fallito da Andrea Marcato e a metà gara l'Italia è sotto 16-3.
Gli azzurri sembrano in grado di regalare segnali incoraggianti all'inizio della ripresa. Si insediano nei 22 metri avversari, a caccia della meta che riaprirebbe l'incontro. Il possesso di palla è sterile e rinunciare a due piazzati per guadagnare metri si rivela una tattica improduttiva. Solo al 55' Luke McLean prende la mira verso i pali: 16-6. Chi spera nella rimonta del XV di Mallett rimane deluso. La Scozia, per 20 minuti impalpabile in fase offensiva, decide di accelerare e non trova resistenza.
Le due squadre corrono a velocità diverse: nessun azzurro riesce a opporsi a Thom Evans, Scott Gray firma la seconda meta scozzese al 62'. Paterson trasforma per il 23-6 al 66' e completa l'opera con il piazzato del 26-6. L'Italia non c'è più, con un pizzico di fortuna riesce ad evitare che il divario aumenti. Magra consolazione nell'ennesima giornata da dimenticare.