Palla ovale per le scuole. Six Nations? Meglio: Six Classes
RugbySi è svolto a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano un torneo di rugby molto speciale. Protagonisti i bambini delle terze elementari delle scuole di Cernusco e Pioltello alla scoperta dei segreti e delle gioie della palla ovale. Ecco cos'è successo
di Marcello Barisione
Che cosa è il rugby? I colossi del sei nazioni che si sfidano al Flaminio? I mitici All Blacks che danzano la loro Haka in faccia all’avversario? I cori del Millennium Stadium di Cardiff dopo la sconfitta all’ultimo secondo? Il rugby è tutto questo ma anche molto di più, e viverlo da protagonisti non è poi così difficile. Basta chiedere ai piccoli delle terze elementari di Pioltello e di Cernusco sul Naviglio che come ogni anno si sono sfidati nel Six Classes, il torneo organizzato dall’associazione Rugby Cernusco dedicato ai piccoli studenti delle scuole locali che si avvicinano per la prima volta allo sport ovale.
Il torneo, giunto alla sua settima edizione è nato per dedicare un giorno di scuola interamente al rugby, con un organizzazione che non ha niente da invidiare al vero Six Nations. Oltre 220 bambini per 22 squadre, divise su 4 differenti campi da gioco, ciascuna con tanto di nome e divisa ufficiale, 22 allenatori scelti tra i giocatori della prima squadra del Rugby Cernusco, che milita nel campionato nazionale di serie C e gli allenatori delle squadre giovanili.
Le regole? Per i piccoli partecipanti alla prima esperienza su un campo vero dopo ore di pratica in palestra erano poche, anzi pochissime, a dire il vero solo 3: primo, si gioca tutti assieme non esistono giocatori più forti o giocatori più deboli. Secondo: il compagno deve essere sempre aiutato sia in attacco quando ha la palla in mano sia in difesa quando deve cercare di fermare un avversario. Terzo: se si cade serve subito rialzarsi, perche ci sono i propri compagni da sostenere.
Il risultato? Tanto divertimento, scorribande con palla, mete, passaggi sbagliati, tute e magliette piene di fango e una buona merenda per vivere un momento di sport e di fratellanza intenso “Come ogni anno è un spettacolo vedere tutti questi bambini correre e divertirsi tutti assieme” spiega Cristina Brambilla, responsabile del settore giovanile del Rugby Cernusco, “il rugby è uno sport molto formativo, sia per il fisico ma anche e soprattutto per il carattere, e con l’impegno nelle scuole speriamo sempre far conoscere a più bambini possibili anche lo spirito che lo contraddistingue sin dalle giovanili che iniziano già con la under 7”. Al termine del torneo la vittoria è andata alle “Schegge” e ai “Fulmini” della sezione D della scuola Manzoni di Cernusco sul Naviglio, e ai “Canguri” e alle “Aquile” della sezione D della scuola elementare Salvo D’Acquisto di Pioltello. “E’ stata una giornata magnifica” racconta Marzia, madre di un piccolo rugbista, “alla fine è sempre una festa, sia per chi è in campo, sia per chi è fuori”. Le Saette, i Guerrieri, i Bisonti, i Leoni, le Aquile, i Celestini, i Cobra, i Fulmini, i Mitici, i Wacko’s e gli All Blacks torneranno il prossimo anno con nuove classi, formate da nuovi piccoli giocatori, ma al Six Classes in tanti hanno scoperto un nuovo sport e magari, tra un pò, qualche talento del futuro giocherà contro quelli veri, di All Blacks.
Che cosa è il rugby? I colossi del sei nazioni che si sfidano al Flaminio? I mitici All Blacks che danzano la loro Haka in faccia all’avversario? I cori del Millennium Stadium di Cardiff dopo la sconfitta all’ultimo secondo? Il rugby è tutto questo ma anche molto di più, e viverlo da protagonisti non è poi così difficile. Basta chiedere ai piccoli delle terze elementari di Pioltello e di Cernusco sul Naviglio che come ogni anno si sono sfidati nel Six Classes, il torneo organizzato dall’associazione Rugby Cernusco dedicato ai piccoli studenti delle scuole locali che si avvicinano per la prima volta allo sport ovale.
Il torneo, giunto alla sua settima edizione è nato per dedicare un giorno di scuola interamente al rugby, con un organizzazione che non ha niente da invidiare al vero Six Nations. Oltre 220 bambini per 22 squadre, divise su 4 differenti campi da gioco, ciascuna con tanto di nome e divisa ufficiale, 22 allenatori scelti tra i giocatori della prima squadra del Rugby Cernusco, che milita nel campionato nazionale di serie C e gli allenatori delle squadre giovanili.
Le regole? Per i piccoli partecipanti alla prima esperienza su un campo vero dopo ore di pratica in palestra erano poche, anzi pochissime, a dire il vero solo 3: primo, si gioca tutti assieme non esistono giocatori più forti o giocatori più deboli. Secondo: il compagno deve essere sempre aiutato sia in attacco quando ha la palla in mano sia in difesa quando deve cercare di fermare un avversario. Terzo: se si cade serve subito rialzarsi, perche ci sono i propri compagni da sostenere.
Il risultato? Tanto divertimento, scorribande con palla, mete, passaggi sbagliati, tute e magliette piene di fango e una buona merenda per vivere un momento di sport e di fratellanza intenso “Come ogni anno è un spettacolo vedere tutti questi bambini correre e divertirsi tutti assieme” spiega Cristina Brambilla, responsabile del settore giovanile del Rugby Cernusco, “il rugby è uno sport molto formativo, sia per il fisico ma anche e soprattutto per il carattere, e con l’impegno nelle scuole speriamo sempre far conoscere a più bambini possibili anche lo spirito che lo contraddistingue sin dalle giovanili che iniziano già con la under 7”. Al termine del torneo la vittoria è andata alle “Schegge” e ai “Fulmini” della sezione D della scuola Manzoni di Cernusco sul Naviglio, e ai “Canguri” e alle “Aquile” della sezione D della scuola elementare Salvo D’Acquisto di Pioltello. “E’ stata una giornata magnifica” racconta Marzia, madre di un piccolo rugbista, “alla fine è sempre una festa, sia per chi è in campo, sia per chi è fuori”. Le Saette, i Guerrieri, i Bisonti, i Leoni, le Aquile, i Celestini, i Cobra, i Fulmini, i Mitici, i Wacko’s e gli All Blacks torneranno il prossimo anno con nuove classi, formate da nuovi piccoli giocatori, ma al Six Classes in tanti hanno scoperto un nuovo sport e magari, tra un pò, qualche talento del futuro giocherà contro quelli veri, di All Blacks.