Italia-Scozia 16-12, bye bye cucchiaio di legno. Highlights
RugbyNella terza giornata del Sei Nazioni arriva finalmente il primo successo azzurro. La meta di Canavosio e i piazzati di Mirco Bergamasco rendono inutili i 9 punti di Dan Parks per gli Highlanders che restano fermi a quota 0 vittorie. GUARDA LA FOTOGALLERY
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L'Italia ha battuto la Scozia 16-12 (primo tempo 6-6) nella terza giornata del Sei Nazioni di rugby. Azzurri a segno con la meta di Pablo Canavosio (67') trasformata da Mirco Bergamasco che ha realizzato anche 3 piazzati (10', 14' e 43'). I 12 punti della Scozia sono arrivati tutti dal piede di Dan Parks autore di 3 piazzati (21', 32' e 64') e di un drop (50'). L'Italia, che oggi ha ottenuto il primo successo dopo le sconfitte con Irlanda e Inghilterra, nel prossimo turno fa visita alla Francia il 14 marzo.
L'onore stavolta è salvo davvero. L'Italrugby batte la Scozia 16-12 nella terza giornata del torneo Sei Nazioni e cancella lo spettro del cucchiaio di legno: lo sgradito riconoscimento, destinato a chi chiude la manifestazione all'ultimo posto con l'en plein di sconfitte, per quest'anno non finirà nella bacheca degli azzurri. Dopo i k.o. con Irlanda e Inghilterra, la selezione allenata dal ct Nick Mallett non fallisce l'appuntamento con l'occasione piu' favorevole per eliminare lo zero dalla casella delle vittorie. Il verdetto matura al termine di 80' poco spettacolari, impreziositi dalla giocata di Gonzalo Canale che regala a Pablo Canavosio il pallone per la meta decisiva. La fiammata spezza l'equilibrio in un pomeriggio dominato dai calci. L'Italia comincia meglio dei rivali, si può sfruttare la spinta della mischia e preparare la piazzola per Mirco Bergamasco che fa centro al 10' e al 14': 6-0.
La Scozia si scuote dopo 20 minuti di imbarazzo e si affida al piede di Dan Parks per ridurre il gap al 21' (6-3) e per riequilibrare la situazione al 32' (6-6). Gli azzurri rischiano di pagare a caro prezzo le consuete incertezze sulle rimesse laterali. Al 35' solo un passaggio in avanti ferma la Scozia, che arriva a 3 metri dalla meta. Un'ingenuità di Tito Tebaldi, invece, dà inizio all'azione che al 37' offre a Parks la chance del sorpasso: mira sbagliata, il 6-6 resiste fino all'intervallo. Il botta e risposta prosegue anche all'inizio della ripresa. Bergamasco al 43' firma il 9-6 ma al 50' la Scozia mette Parks nella condizione di centrare i pali con un drop: 9-9.
Le azioni alla mano sono merce rara, ma almeno l'Italia sistema la gestione delle touche e riesce a tenere a lungo il pallone nei 22 metri avversari. Dopo circa un'ora di partita, però, gli azzurri mostrano i primi segni di stanchezza. La Scozia, senza fare nulla di straordinario, mette la freccia al 64' con il solito Parks: 12-9. Quando il XV di casa sembra destinato a sfaldarsi, un'invenzione di Canale cambia il volto del match. Percussione di 30 metri e scarico perfetto per Canavosio che si tuffa in meta: Bergamasco trasforma, 16-12 al 67'. Gli ospiti si gettano in avanti per un disperato forcing finale. Al 71' Allan Jacobsen viene bloccato a pochi centimetri dalla meta e la mischia, nell'azione successiva, ruba l'ovale completando il miracoloso salvataggio. Al 75' Craig Gower, protagonista di una prestazione eccellente, non trasforma il piazzato che potrebbe chiudere la contesa. Bisogna soffrire fino alla fine, missione compiuta.
L'Italia ha battuto la Scozia 16-12 (primo tempo 6-6) nella terza giornata del Sei Nazioni di rugby. Azzurri a segno con la meta di Pablo Canavosio (67') trasformata da Mirco Bergamasco che ha realizzato anche 3 piazzati (10', 14' e 43'). I 12 punti della Scozia sono arrivati tutti dal piede di Dan Parks autore di 3 piazzati (21', 32' e 64') e di un drop (50'). L'Italia, che oggi ha ottenuto il primo successo dopo le sconfitte con Irlanda e Inghilterra, nel prossimo turno fa visita alla Francia il 14 marzo.
L'onore stavolta è salvo davvero. L'Italrugby batte la Scozia 16-12 nella terza giornata del torneo Sei Nazioni e cancella lo spettro del cucchiaio di legno: lo sgradito riconoscimento, destinato a chi chiude la manifestazione all'ultimo posto con l'en plein di sconfitte, per quest'anno non finirà nella bacheca degli azzurri. Dopo i k.o. con Irlanda e Inghilterra, la selezione allenata dal ct Nick Mallett non fallisce l'appuntamento con l'occasione piu' favorevole per eliminare lo zero dalla casella delle vittorie. Il verdetto matura al termine di 80' poco spettacolari, impreziositi dalla giocata di Gonzalo Canale che regala a Pablo Canavosio il pallone per la meta decisiva. La fiammata spezza l'equilibrio in un pomeriggio dominato dai calci. L'Italia comincia meglio dei rivali, si può sfruttare la spinta della mischia e preparare la piazzola per Mirco Bergamasco che fa centro al 10' e al 14': 6-0.
La Scozia si scuote dopo 20 minuti di imbarazzo e si affida al piede di Dan Parks per ridurre il gap al 21' (6-3) e per riequilibrare la situazione al 32' (6-6). Gli azzurri rischiano di pagare a caro prezzo le consuete incertezze sulle rimesse laterali. Al 35' solo un passaggio in avanti ferma la Scozia, che arriva a 3 metri dalla meta. Un'ingenuità di Tito Tebaldi, invece, dà inizio all'azione che al 37' offre a Parks la chance del sorpasso: mira sbagliata, il 6-6 resiste fino all'intervallo. Il botta e risposta prosegue anche all'inizio della ripresa. Bergamasco al 43' firma il 9-6 ma al 50' la Scozia mette Parks nella condizione di centrare i pali con un drop: 9-9.
Le azioni alla mano sono merce rara, ma almeno l'Italia sistema la gestione delle touche e riesce a tenere a lungo il pallone nei 22 metri avversari. Dopo circa un'ora di partita, però, gli azzurri mostrano i primi segni di stanchezza. La Scozia, senza fare nulla di straordinario, mette la freccia al 64' con il solito Parks: 12-9. Quando il XV di casa sembra destinato a sfaldarsi, un'invenzione di Canale cambia il volto del match. Percussione di 30 metri e scarico perfetto per Canavosio che si tuffa in meta: Bergamasco trasforma, 16-12 al 67'. Gli ospiti si gettano in avanti per un disperato forcing finale. Al 71' Allan Jacobsen viene bloccato a pochi centimetri dalla meta e la mischia, nell'azione successiva, ruba l'ovale completando il miracoloso salvataggio. Al 75' Craig Gower, protagonista di una prestazione eccellente, non trasforma il piazzato che potrebbe chiudere la contesa. Bisogna soffrire fino alla fine, missione compiuta.