Bortolami promuove gli Azzurri: "Mischia decisiva"
RugbyE' stato uno degli eroi della vittoriosa gara con la Scozia, un successo che dà fiducia in vista della Francia: "Ora ce la godiamo poi a Parigi sarà dura". Soddisfatto anche Garcia: "Abbiamo dato tutto". GUARDA LO SPECIALE E GLI HIGHLIGTHS
di MARCELLO BARISIONE
dal Flaminio, Roma
Tutte le partite sono da vincere è vero, ma quella contro la Scozia ha sempre un valore particolare. Sarà per la storia, per quella prima vittoria al Flaminio nel primo Sei Nazioni della storia, sarà perché ogni anno la sfida contro gli highlanders diventa un derby. Il valore della gara è magico, lo dice il Flaminio esaurito in ogni ordine di posto con gli scozzesi che guardano gli amici italiani finalmente con un po' di rammarico. "Good game" siamo abituati a sentirci dire da anglosassoni o francesi in visita rugby-turistica a Roma, questa volta invece siamo noi a guardare negli occhi gli immortali in gonnellino e birra e dire "Good game guys!" magari con un bel boccale in mano. Poi si fa festa insieme ma il momento oggi è tutto per il popolo del rugby. Un soddisfazione certo, il rugby è uno sport da signori, ma perdere soprattutto alla lunga non fa mai bene. Lo dice il capitano Ghiraldini: "Abbiamo parlato poco, eravamo concentrati, volevamo imporci e questa è la cosa essenziale. A questo livello la concentrazione è stata fondamentale. Penso che se giochiamo così possiamo davvero competere con tutti, e perché no anche con il Galles al Millenniun Stadium". L'Italia ha vinto una gara fisica, e proprio sul campo è riuscita ad imporre il suo modo di giocare, finalmente in crescita, finalmente capace di osare nel delirio di uno stadio che nel pomeriggio romano è sembrato anche lui magico. Man of the match della stampa è stato lo scozzese Dan Parks ma tra gli azzurri senza dubbio da segnalare le prestazione di Craing Gower e di Mirko Bergamasco che ha raccolto i complimenti anche di Diego Dominguez per il perfetto 3 su 3 e la trasformazione che ha lanciato l'Italia al primo successo.
In esclusiva per SKY.it è Marco Bortolami che racconta le sensazioni di una partita indimenticabile e pensa già alla prossima settimana allo Stade de France: "Abbiamo giocato un a buona partita e finalmente siamo stati decisivi, ora ci godiamo il successo e poi ci metteremo a pensare alla Francia. A Parigi sarà dura, dipende molto da come si metterà la partita nei primi minuti ma siamo fiduciosi anche se giocare là non è facile per nessuno". Riguardo alla Scozia: "La mischia ha svolto uno straordinario lavoro, sia nelle mischie chiuse che soprattutto nella difesa la largo in terza e quarta fase. Ci siamo sempre fatti trovare presenti. Alla touche do un sei meno, ne abbiamo vinte un po' ma alcune ce le hanno sporcate, forse qualcuna di troppo. Per l'Italia è sempre difficile giocare queste partite, ci scontriamo ogni anno contro una tradizione e una cultura diverse ma il vertice non è poi cosi lontano, e oggi la partita contro la Scozia è stata la dimostrazione".
Anche Gonzalo Garcia racconta della sua partita: "Abbiamo dato tutto, e dopo il primo tempo eravamo già stanchi, abbiamo giocato con il cuore e il nostro allenatore ci ha chiesto di giocare fino alla fine. Anche loro erano stanchi ed è andata bene. Il Pilone Perugini: "Abbiamo dimostrato di poter giocare ad alto livello contro chiunque. Se la Francia ci teme? Non credo che la Francia tema nessuno ma noi andremo là a fare la partita".
Incrociamo negli spogliatoi Mauro e Mirco Bergamasco. Uno sguardo, un sorriso, borsa sulle spalle e mani occupate da bottiglie. Quattro birre (piccole) in due. Ora c'è il terzo tempo vero, ora si festeggia, come sono queste birre? "Dolcissime" sorride Mirko.
dal Flaminio, Roma
Tutte le partite sono da vincere è vero, ma quella contro la Scozia ha sempre un valore particolare. Sarà per la storia, per quella prima vittoria al Flaminio nel primo Sei Nazioni della storia, sarà perché ogni anno la sfida contro gli highlanders diventa un derby. Il valore della gara è magico, lo dice il Flaminio esaurito in ogni ordine di posto con gli scozzesi che guardano gli amici italiani finalmente con un po' di rammarico. "Good game" siamo abituati a sentirci dire da anglosassoni o francesi in visita rugby-turistica a Roma, questa volta invece siamo noi a guardare negli occhi gli immortali in gonnellino e birra e dire "Good game guys!" magari con un bel boccale in mano. Poi si fa festa insieme ma il momento oggi è tutto per il popolo del rugby. Un soddisfazione certo, il rugby è uno sport da signori, ma perdere soprattutto alla lunga non fa mai bene. Lo dice il capitano Ghiraldini: "Abbiamo parlato poco, eravamo concentrati, volevamo imporci e questa è la cosa essenziale. A questo livello la concentrazione è stata fondamentale. Penso che se giochiamo così possiamo davvero competere con tutti, e perché no anche con il Galles al Millenniun Stadium". L'Italia ha vinto una gara fisica, e proprio sul campo è riuscita ad imporre il suo modo di giocare, finalmente in crescita, finalmente capace di osare nel delirio di uno stadio che nel pomeriggio romano è sembrato anche lui magico. Man of the match della stampa è stato lo scozzese Dan Parks ma tra gli azzurri senza dubbio da segnalare le prestazione di Craing Gower e di Mirko Bergamasco che ha raccolto i complimenti anche di Diego Dominguez per il perfetto 3 su 3 e la trasformazione che ha lanciato l'Italia al primo successo.
In esclusiva per SKY.it è Marco Bortolami che racconta le sensazioni di una partita indimenticabile e pensa già alla prossima settimana allo Stade de France: "Abbiamo giocato un a buona partita e finalmente siamo stati decisivi, ora ci godiamo il successo e poi ci metteremo a pensare alla Francia. A Parigi sarà dura, dipende molto da come si metterà la partita nei primi minuti ma siamo fiduciosi anche se giocare là non è facile per nessuno". Riguardo alla Scozia: "La mischia ha svolto uno straordinario lavoro, sia nelle mischie chiuse che soprattutto nella difesa la largo in terza e quarta fase. Ci siamo sempre fatti trovare presenti. Alla touche do un sei meno, ne abbiamo vinte un po' ma alcune ce le hanno sporcate, forse qualcuna di troppo. Per l'Italia è sempre difficile giocare queste partite, ci scontriamo ogni anno contro una tradizione e una cultura diverse ma il vertice non è poi cosi lontano, e oggi la partita contro la Scozia è stata la dimostrazione".
Anche Gonzalo Garcia racconta della sua partita: "Abbiamo dato tutto, e dopo il primo tempo eravamo già stanchi, abbiamo giocato con il cuore e il nostro allenatore ci ha chiesto di giocare fino alla fine. Anche loro erano stanchi ed è andata bene. Il Pilone Perugini: "Abbiamo dimostrato di poter giocare ad alto livello contro chiunque. Se la Francia ci teme? Non credo che la Francia tema nessuno ma noi andremo là a fare la partita".
Incrociamo negli spogliatoi Mauro e Mirco Bergamasco. Uno sguardo, un sorriso, borsa sulle spalle e mani occupate da bottiglie. Quattro birre (piccole) in due. Ora c'è il terzo tempo vero, ora si festeggia, come sono queste birre? "Dolcissime" sorride Mirko.