Gori e Lo Cicero: il primo è all'esordio con la nazionale, il secondo torna titolare dopo tante battaglie. L'Italia si prepara ai Wallabies con l'entusiasmo dei nuovi titolari e la voglia di fare bene di chi è sempre in prima linea
Il mediano di mischia dell’Italia Edoardo Gori ed il pilone Andrea Lo Cicero sono felici e partiranno titolari nella sfida contro l'Australia. Dopo l'annuncio della formazione che affronterà i Wallabies sabato 20 novembre allo Stadio “Franchi” nel secondo Cariparma Test Match autunnale i due azzurri hanno incontrato la stampa.
Gori è al suo esordio con la nazionale maggiore: “E’ difficile spiegare un’emozione così grande, io non gioco dall l’infortunio di marzo ma sono felicissimo di tornare a farlo esordendo con la Nazionale Maggiore. Devo ringraziare la mia famiglia che mi è sempre stata vicina, i tecnici che mi hanno allenato ed in particolare Gianluca Guidi che negli anni passati all’Accademia di Tirrenia mi ha insegnato moltissimo“. Per un toscano come me è il massimo, ho saputo ufficialmente solo ieri dal CT Mallett che avrei esordito, non pensavo di avere questa occasione e sono entusiasta, personalmente punto a fare il meglio possibile e so che tutta la squadra vuole riscattare la prova di Verona”. “Quello con Troncon è un rapporto importante, che mi sta dando molto. Da bambino Troncon era il mio idolo, volevo imitarlo, a dodici anni giocavo con il caschetto grigio come il suo. Mi sta dando molti consigli in vista di sabato. L’Australia è un avversario che non possiamo non rispettare, ha grandi atleti come Elsom, Bela, Quade-Cooper”.
Andra Lo Cicero invece partirà ancora una volta da titolare, dopo moltissime battaglie in mischia e dopo un periodo difficile. “Provo molte emozioni, non è facile riconquistare la fiducia di un allenatore dopo un periodo tanto lungo e sono contento di esserci riuscito. Tornare in azzurro per me è motivo d’orgoglio, completa la mia vita e la mia carriera di rugbista. Sabato dobbiamo temere l’Australia ma non perdere la lucidità, portare in campo quello che sappiamo fare e che lo staff ci insegna. Dobbiamo sognare rimanendo con i piedi per terra”.