L'orgoglio di Brunel: "Abbiamo avuto tanta forza e coraggio"
RugbyIl tecnico dell'ItalRugby loda i suoi dopo il successo sulla Francia nell'esordio del Sei Nazioni: "Tutto ha funzionato, e sono molto soddisfatto". Capitan Parisse: "Cominciare con una vittoria su una rivale come la Francia è una cosa unica, bellissima"
"Monsieur Brunel, non poteva venire in Italia prima? ". La domanda con cui si apre la conferenza stampa dell'Italia nel post-partita contro la Francia, è la migliore testimonianza di quanto Azzurra sia migliorata da quando la guida il 'mago' ex Perpignan e anche un riconoscimento allo stesso Brunel: lui, l'uomo dei Pirenei, di poter vincere il derby personale contro la nazionale del suo paese ne era convinto, e lo aveva anche detto. "Non potevo venire prima in Italia - risponde -, l'ho fatto al momento giusto. La squadra azzurra era già in crescita, e oggi ha mostrato la bellezza del nostro (dice proprio così ndr) rugby e del nostro carattere. Abbiamo lavorato sul gioco, e non in rapporto alla Francia, eravamo noi a dover essere propositivi, ed eravamo totalmente concentrati sui contenuti del nostro gioco da svolgere sul campo. Tutto ha funzionato, e sono molto soddisfatto".
Quali sono stati i segreti del'impresa azzurra e di un'Italia così bella? "A novembre avevamo giocato bene - risponde Brunel - ma nei secondi tempi il nostro livello di gioco si era sempre abbassato. La nostra sfida di oggi era durare fino all'80' e l'abbiamo fatto. Nel finale ho avuto paura, vista la veemenza con cui loro venivano avanti, ma dopo tutte le occasioni avute perdere mi sarebbe bruciato troppo, devo ancora metabolizzare la delusione di Firenze contro l'Australia. Ma stavolta l'epilogo è stato diverso. Oggi abbiamo avuto tanta forza e coraggio, mi è piaciuto, anzi è stato fondamentale, il modo in cui abbiamo reagito quando ci siamo trovati sotto ad inizio ripresa. Nell'intervallo avevamo parlato della nostra prestazione e del calo negli ultimi 10', ma i miei sono tornati in campo con un altro atteggiamento. Poi nel finale il drop di Burton è stato fondamentale". Ma ora l'Italia può sognare in grande? Se batte anche la Scozia, visto che ha i favori del pronostico per sabato prossimo, può vincere questo 6 Nazioni? "Quel giorno non è così vicino - risponde -, perchè non basta battere la Francia, dobbiamo abituarci a vincere con tutte queste squadre. Sabato c'è quest'altra sfida con la Scozia, a Edimburgo, e non sarà affatto facile come sento dire in giro. Loro hanno ottimi giovani e giocano bene".
Capitan Parisse appare fisicamente 'distrutto' ma è visibilmente soddisfatto. "Cominciare il Sei Nazioni con una vittoria su una rivale come la Francia è una cosa unica, bellissima - dice -. Oggi era importante confermare quanto di buono avevamo fatto a novembre, perchè una bella partita senza il risultato non sarebbe contata niente. Sentivo dire che la Francia ci avrebbe asfaltato e invece tutti si sono sentiti orgogliosi di aver visto un'Italia che gioca così. Ora abbiamo la consapevolezza che siamo forti, e abbiamo dimostrato che siamo una bella squadra". Ma sabato 9 si torna gia' in campo, a Edimburgo. "Sarà importante non sprecare energie inutili e recuperare bene - dice il capitano, quasi a voler avvisare i compagni in vita del terzo tempo notturno -. Vincere è la priorità, non importa come abbia giocato io, e ora dovremo essere bravi a gestire le aspettative che ci saranno su di noi. Per questo dico che dobbiamo prepararci al meglio in vista della Scozia. Intanto ci siamo guadagnati il rispetto di tutti".
Quali sono stati i segreti del'impresa azzurra e di un'Italia così bella? "A novembre avevamo giocato bene - risponde Brunel - ma nei secondi tempi il nostro livello di gioco si era sempre abbassato. La nostra sfida di oggi era durare fino all'80' e l'abbiamo fatto. Nel finale ho avuto paura, vista la veemenza con cui loro venivano avanti, ma dopo tutte le occasioni avute perdere mi sarebbe bruciato troppo, devo ancora metabolizzare la delusione di Firenze contro l'Australia. Ma stavolta l'epilogo è stato diverso. Oggi abbiamo avuto tanta forza e coraggio, mi è piaciuto, anzi è stato fondamentale, il modo in cui abbiamo reagito quando ci siamo trovati sotto ad inizio ripresa. Nell'intervallo avevamo parlato della nostra prestazione e del calo negli ultimi 10', ma i miei sono tornati in campo con un altro atteggiamento. Poi nel finale il drop di Burton è stato fondamentale". Ma ora l'Italia può sognare in grande? Se batte anche la Scozia, visto che ha i favori del pronostico per sabato prossimo, può vincere questo 6 Nazioni? "Quel giorno non è così vicino - risponde -, perchè non basta battere la Francia, dobbiamo abituarci a vincere con tutte queste squadre. Sabato c'è quest'altra sfida con la Scozia, a Edimburgo, e non sarà affatto facile come sento dire in giro. Loro hanno ottimi giovani e giocano bene".
Capitan Parisse appare fisicamente 'distrutto' ma è visibilmente soddisfatto. "Cominciare il Sei Nazioni con una vittoria su una rivale come la Francia è una cosa unica, bellissima - dice -. Oggi era importante confermare quanto di buono avevamo fatto a novembre, perchè una bella partita senza il risultato non sarebbe contata niente. Sentivo dire che la Francia ci avrebbe asfaltato e invece tutti si sono sentiti orgogliosi di aver visto un'Italia che gioca così. Ora abbiamo la consapevolezza che siamo forti, e abbiamo dimostrato che siamo una bella squadra". Ma sabato 9 si torna gia' in campo, a Edimburgo. "Sarà importante non sprecare energie inutili e recuperare bene - dice il capitano, quasi a voler avvisare i compagni in vita del terzo tempo notturno -. Vincere è la priorità, non importa come abbia giocato io, e ora dovremo essere bravi a gestire le aspettative che ci saranno su di noi. Per questo dico che dobbiamo prepararci al meglio in vista della Scozia. Intanto ci siamo guadagnati il rispetto di tutti".