"November International" al via. Non chiamatele amichevoli

Rugby
Sabato 2 novembre, a Twickenham, via al November International: in campo Inghilterra-Australia (Foto Getty)
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Si gioca per il ranking mondiale, pensando già alla Coppa del Mondo del 2015. Si comincia oggi con Inghilterra-Australia a Twickenham

di Antonio Raimondi

Si chiamano November International, chi non conosce il rugby li confonde facilmente con le amichevoli, che è un po' come pensare che un match di pugilato possa avere qualcosa di amichevole. Nella realtà possiamo tradurre in Novembre Mondiale o ancora meglio la guerra dei mondi (o dei due emisferi) perché, in effetti, il vero confronto è tra le squadre dell'emisfero sud e quelle dell'emisfero nord.

Si gioca per il ranking mondiale, pensando già alla Coppa del Mondo del 2015, quasi a fissare con una vittoria o una sconfitta, i confini dove ci si potrà spingere. Gli inglesi per dire che: "Per  vincere il mondiale dovete batterci a Twickenham" e ad esempio lo scorso anno gli All Blacks conobbero la prima e finora unica sconfitta da campioni del mondo. L'Italia nel novembre mondiale non sta a guardare, anche se le ambizioni per il torneo del 2015 sono di passaggio ai quarti di finale e il ranking mondiale è un deprimente dodicesimo posto, che andrebbe migliorato in fretta nel trittico Australia, Fiji, Argentina.

Il Novembre Mondiale inizierà oggi con Inghilterra – Australia a Twickenham, dove si disputerà la finale della World Cup 2015. Per i Wallabies è il Tour della redenzione, perché questo è un annus horribilis, poiché hanno perso la serie con i British and Irish Lions, e dopo aver cambiato l'allenatore da Robbie Deans a Ewan McKenzie, hanno  preso altri schiaffi nel Campionship da Nuova Zelanda e Sudafrica. Vincere il 42% delle partite non è da Australia.

Gli australiani sabato hanno l'occasione di riprendersi il terzo posto del ranking, confermando il successo sull’Inghilterra dello scorso anno. Si presenterebbero così con un nuovo capitano vincente (Ben Mowen) a Torino sabato nove novembre per la sfida con l’Italia. Poi troveranno Irlanda, Scozia e il primo di dicembre pure il Galles, un calendario di cinque partite che comprende quindi il Grande Slam delle isole britanniche. Realizzarlo sarebbe una rivincita, cinque mesi dopo aver perso la serie con i British and Irish Lions, selezione delle quattro "Home union".

L'Inghilterra cerca certezze, ma soprattutto la capacità di vincere con continuità le partite davvero importanti. L’exploit di battere gli All blacks perde valore, se poi ti fai scappare il Grande Slam del Sei Nazioni, com’è successo quest’anno. Per ambire a vincere la Coppa del Mondo, gli inglesi devono alimentare la loro naturale arroganza, come fecero nel 2003, quando arrivarono all'appuntamento mondiale da numeri uno del ranking, avendo battuto, anche in trasferta, Australia e Nuova Zelanda. Il novembre mondiale può iniziare.