Parisse: "Italia dipendente da me? Da solo non vinco. Daremo tutto con l'Irlanda"
RugbyCosì l'azzurro durante il Captain's run alla vigilia della partita contro la squadra di Schmidt. "Niente alibi. Chance di qualificazione? Poche, ma fino a quando ce ne sarà anche una sola, ci batteremo"
La batosta contro la Francia, poi il successo risicato contro il Canada. Ora c’è l’Irlanda sul cammino Mondiale dell’Italrugby, che però stavolta potrà contare sul capitano Sergio Parisse, al rientro dopo un lungo mese di stop (per un ematoma al polpaccio sinistro), per giocarsi le residue speranze di qualificazione. “Quante chance abbiamo? – dice durante il Captain’s Run – Poche, ma finché ce n’è solo una su cento, ci batteremo fino in fondo”. Probabilmente non giocherà tutta la partita, ma la sua presenza resta comunque fondamentale.
"Da solo non vinco" - Parla da vero leader Parisse, un leader che però non cerca alibi né autocelebrazioni: "L'Italrugby dipendente da me? Io da solo non vincerò mai una partita. Per me non ci sono alibi, anche se non sono al meglio della condizione. Non so quanto starò in campo, se trenta, quaranta o quanti minuti, ma di sicuro cercherò di dare tutto".
Il periodo di stop - "Stare fuori è dura, ma chi è in questa situazione deve stare zitto e fare solo il tifoso. Certo sentivo tanta tensione sulla Nazionale per questi Mondiali", aggiunge.