All Blacks, caccia al record: 18 vittorie di fila

Rugby

Francesco Pierantozzi

La celebre haka degli All Blacks (foto getty)
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Il 22 ottobre la Nuova Zelanda, campione del mondo, contro l'Australia potrebbe diventare la prima squadra a livello internazionale a vincere 18 partite consecutive. Un primato che si basa sulla cura dei dettagli, sull'umiltà dei giocatori e sul prestigio di vestire la maglia più famosa del rugby

Il 22 ottobre gli All Blacks, campioni del mondo, leader mondiali da sette anni, contro l’Australia potrebbero essere la prima squadra a livello internazionale a vincere 18 partite consecutivamente. I neozelandesi sono conosciuti da tutti, "quelli della haka", sono ambasciatori del proprio paese e del rugby, per come giocano e per quanto vincono.

I punti di forza
- Ma perché gli All Blacks sono così forti? Quantità e qualità non si spiegano solo col fatto che il rugby sia lo sport più praticato, visto che la popolazione in Nuova Zelanda è di poco superiore ai 4 milioni. Tutti hanno giocato o si interessano o si sono interessati al rugby. Ma allora in Italia dovremmo vincere Mondiali di calcio a ripetizione… La verità è nella cura dei dettagli, nell’umiltà, nel controllo centrale e federale di squadre e giocatori, nel considerare un privilegio vestire e avere "in prestito" la maglia tutta nera con la felce argentata, nell’avere un’immigrazione che porta polinesiani perfetti per il rugby, cioè samoani, tongani e fijiani, a vivere per studio o lavoro in Nuova Zelanda, gente grande e grossa dall’età di 13-14 anni che stimola pakea (bianchi) e maori a un rugby duro e diverso sin dagli inizi.

Semplicità e profondità - E poi c’è la grande capacità di fare cose semplici, non diverse da quelle dei giocatori di altre nazionali, a una velocità diversa, con un ritmo impressionante, e con scelte rischiose che sembrano fatte sempre in controllo. E poi la profondità, cioè la possibilità di avere tanti giocatori di altissimo livello per ogni ruolo, la famosa "concorrenza". Mi faccio male? Soffro per il dolore di dover cedere la maglia, di sapere che arriverà qualcuno come me, più forte di me. La seconda o la terza squadra degli All Blacks, fatta con le riserve, potrebbe essere l’unica squadra in grado di battere gli All Blacks e di fermare la loro striscia di successi da record.