Un calcio di Owen Farrell al 78’ ha fissato il punteggio sul 15-15 nel terzo e ultimo test match a Eden Park fra Nuova Zelanda e Lions. Si chiude in parità anche la serie tra le due formazioni dopo il successo degli All Blacks (30-15) nella sfida di due settimane fa e la rivincita dei Lions della scorsa settimana (24-21)
E adesso dobbiamo aspettare 12 anni per capire chi sia più forte tra All Blacks e British & Irish Lions…Tre partite, anzi tre test match, 240 minuti senza un vincitore. Una vittoria per parte, prima i neozelandesi, poi quelli che hanno inventato il gioco del rugby e pareggio nella terza e decisiva sfida. Coppa alzata contemporaneamente dai due capitani, quasi un simbolo per uno sport che unisce e non divide e non è un modo di dire, ma un valore autentico come spesso capita quando c’è di mezzo il combattimento con regole precise. Qualcuno potrebbe pensare che per gli All Blacks, capaci di vincere più di 3 partite su 4 nella storia, con una percentuale di successi del 90 % dal Mondiale 2011 in avanti, sia quasi una sconfitta. In effetti i neozelandesi non hanno brillato, ma si sono trovati tra infortuni e squalifiche con una linea di trequarti un po’ “arrangiata” (un solo titolare su 5) , con errori gestuali, palloni caduti in avanti, imperfezioni varie, non abituali. Tutto vero… però gli All Black s di solito, per profondità del movimento, per pezzi di “ricambio” sempre pronti e nuovi, ci hanno abituato all’idea che chiunque indossi quella maglia riesca poi a fare la differenza.
Non bisogna tuttavia dimenticare che ii mezzo ci sono anche la difesa e la pressione dei Lions, il meglio del mondo britannico e irlandese, qualche errore di troppo nei piazzati di Beauden Barrett, il miglior giocatore del mondo nel 2016, e, forse, il ricordo della partita più “pesante” degli ultimi anni, finale Mondiale 2011, giocata in casa non proprio in modo esaltante, sebbene sia stata vinta. Nel 15-15 finale a Eden Park, a Auckland, dove gli All Blacks non perdono da 23 anni e da 40 partite, ci sono due mete neozelandesi, di Laumape, ex giocatore di rugby league, e di Jordie Barrett, il fratellino ventenne di Beauden, alla prima da titolare e migliore in campo, un giallo a Kaino per placcaggio alto, i piazzati sicuri di Farrell e quello a lunga gittata di Daly per i Lions senza dimenticare qualche indecisione arbitrale. Ma questo è un argomento che non appartiene al rugby e ai suoi valori. Si accettano le decisioni, il pareggio e il fatto di dover aspettare 12 anni per rivedersi in campo, con le stesse maglie e altri protagonisti, ricordando che i Lions dal 1904 a oggi hanno vinto una sola serie, nel 1971.
ANCHE A WIMBLEDON E' FEBBRE PER I LIONS