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Tommaso Menoncello, un predestinato all'esordio del Sei Nazioni

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©Getty

Con Treviso, a novembre 2020, meta all’esordio appena entrato in campo a 18 anni. Nel match del Sei Nazioni a Parigi contro la Francia la meta al debutto con la Nazionale italiana maggiore diventando il più giovane marcatore di sempre nel torneo Sei Nazioni, sopravanzando le stelle Hogg, North e Fickou

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Diciannove anni e 170 giorni è quanto è bastato a Tommaso Menoncello, trequarti di Treviso e della nazionale italiana per segnare la sua prima meta al debutto in azzurro e nel torneo più grande e importante: il Sei Nazioni. Il minuto è il 16’, l’Italia è sotto 3-0 allo Stade de France, entra nei ventidue transalpini e può sfruttare un vantaggio. Paolo Garbisi vede Menoncello al largo e va con il mancino a cercare un preciso cross kick soltanto da controllare e schiacciare oltre la meta, rimanendo concentrato e cercando di non uscire oltre la linea laterale. Meta all’esordio e non è la prima volta. Ad appena 18 anni, Menoncello con la maglia del Benetton Treviso il 29 novembre del 2020 era riuscito a rendere meno amara la sconfitta casalinga a Monigo contro i Dragons 19-26 con la meta del punto di bonus all’80’. E quella volta era stata una splendida azione personale. Servito quasi a metà campo era riuscito a debordare all’ala e correre verso la bandierina, facendo alzare e urlare tutta la panchina biancoverde.

La meta più giovane del torneo

Due mete da ala pura, nonostante il suo ruolo preferito, sin dalle giovanili sia quello di secondo centro. Il dato che testimonia la straordinarietà di quanto fatto è che il talento di Paese, pochi chilometri di distanza da Treviso nel cuore della Marca dove con il rossoblu dei Canguri ha mosso i primi passi, è che Menoncello è diventato così il più giovane marcatore nella storia del torneo Sei Nazioni. Sopravanzati in un colpo solo il francese Gael Fickou (19 anni e 317 giorni), il gallese George North (19 anni e 302 giorni) e lo scozzese Stuart Hogg (19 anni e 251 giorni): tutti nomi di un certo spessore.

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Classe 2002 gioca come permit player con il Benetton Treviso essendo ufficialmente un tesserato del Mogliano Rugby, altra fucina di talenti se si pensano solo agli esordienti e non, da Marin a Zuliani, passando per i fratelli Garbisi nel solo recente passato. “Menoncello e Marin, ma anche Zuliani sono giocatori giovani che giocano le loro prime partite per l’Italia e sono destinati a crescere sicuramente – ha dichiarato al termine della partita il tecnico Kieran Crowley, autentico mentore di Menoncello visto che sempre lui alla guida del Benetton Treviso lo aveva lanciato nelle scorse stagioni -. È il più giovane marcatore del torneo e non posso che fargli i complimenti. Non amo parlare molto dei singoli e quindi dico che penso abbiano giocato tutti e tre bene. In settimana analizzeremo meglio, poi, come si sono effettivamente comportati e capiremo dove possono migliorare e aiutarci ancora a crescere. Tommaso ha comunque certamente futuro”.

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