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Sei Nazioni, verso la quarta giornata: dove eravamo rimasti

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Andrea Gardina

©Getty

Si parte venerdì sera con la capolista e imbattuta Francia di scena a Cardiff. Sabato Azzurri di nuovo all’Olimpico contro la Scozia e grande chiusura a Twickenham con il match da dentro o fuori tra Inghilterra ed Irlanda

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Il torneo Sei Nazioni 2022 è ormai una sfida ristretta a tre contendenti con la Francia al comando a quota 14, unica ancora imbattuta e che potrebbe chiudere con un titolo che manca dal 2010 e pure il Grande slam, mentre dietro Irlanda (11 punti) ed Inghilterra (10) dovranno sperare in un passo falso dei transalpini, ma allo stesso tempo non sbagliare il loro scontro diretto sabato a Twickenham, nel match che chiuderà la quarta giornata alle 17:45. Round che si aprirà, invece, in anticipo venerdì sera alle 21 con la sfida di Cardiff tra il Galles e proprio la Francia. Nel mezzo, sabato alle 15:15 la seconda sfida casalinga e grossa possibilità di smuovere la classifica per l’Italia contro la Scozia, entrambe di fatto tagliate fuori dai giochi. Tutte le partite, naturalmente, le potrete vedere in diretta su sky Sport.

Francia inarrestabile. È la squadra più forte del pianeta?

Questa la situazione in classifica, con l’ultima giornata che ha visto l’affermazione di forza della Francia, capace di vincere a Murrayfield 17-36. Momento chiave sicuramente a fine primo tempo, quando la Scozia ha rischiato di marcare con Hogg e si è invece trovata a dover subire la marcatura dell’allungo di Fickou. I Galletti hanno comunque impressionato per costanza, con un pack fatto di uomini in grado di conquistare e portare avanti palloni e consentire poi al mediano Dupont di giocare in velocità e scioltezza, sia con iniziative personali che muovendo la linea dei trequarti. Una squadra che ha stupito pure l’ex internazionale francese Abdel Benazzi e che ha fatto dire al vecchio capitano scozzese John Barclay che in questo momento i transalpini sono i più forti al mondo, davanti quindi a mostri sacri come gli All Blacks neozelandesi e ai campioni del mondo del Sudafrica. Con un occhio da parte tricolore rivolto naturalmente proprio in direzione della kermesse iridata casalinga che ospiteranno il prossimo anno e che vorranno provare a portare a casa dopo la delusione della sconfitta in semifinale contro l’Inghilterra nel 2007 a Parigi. E per la prossima sfida potrebbero pure recuperare l’ala Gabin Villiere, che con il connazionale Damian Penaud risulta essere ad oggi il metaman del torneo con tre score personali ciascuno. 

Inghilterra no panic

Stranamente prodigo di complimenti nei confronti del suo omologo Eddie Jones il tecnico campione del mondo nel 2003 Sir Clive Woodward, che ha sottolineato come l’Inghilterra sia stata severamente messa alla prova nel secondo tempo contro il Galles, ma allo stesso tempo non sia mai andata nel panico e non ci sia mai stata la sensazione che le sorti potessero cambiare. Tutto questo nonostante un vantaggio iniziale di 17-0, ancora una volta ispirato da Marcus Smith, miglior marcatore di questo Sei Nazioni con 48 punti. Le mete di Adams e Tompkins avevano, poi, riportato a distanza di break i gallesi, ma proprio nel momento più favorevole i Dragoni sono stati nuovamente traditi dalla disciplina, con due calci sempre di Smith per il 23-12 prima della meta in chiusura di Hardy, che ha fissato il match sul 23-19 con il Galles deluso per la sconfitta nonostante le tre mete complessive marcate.

Match senza storia ed emozioni

Senza storia dal 19’ infine l’ultimo scontro tra Irlanda e Italia. Gli Azzurri hanno perso quasi subito il tallonatore Lucchesi e in quel momento hanno subito il cartellino rosso al suo sostituto Faiva (squalificato per 4 settimane). E come non bastasse, causa regolamento, alla prima mischia l’Italia ha giocato in no contest andando a inserire Nemer per Bruno e dovendo togliere al contempo Halafihi, giocando per quasi un’ora in 13 contro 15 e chiudendo addirittura in 12 dopo il cartellino giallo nei minuti finali a Steyn. Risultato di 57-6 che testimonia solo del match impari disputato all’Aviva Stadium, con i critici non particolarmente favorevoli all’Irlanda e più propensi a sottolineare la prova coraggiosa di Lamaro e compagni. 

 

Appuntamento a venerdì sera per l’inizio di un altro grande fine settimana di rugby.